POLITICA E POTERE
PSE, il conto è salato: il MPS rilancia la battaglia
Dal referendum alle denunce sui costi e sui contratti con UBS e HRS: il Movimento chiede di rivedere radicalmente il progetto e accusa il Municipio di Lugano di complicità con interessi privati  
TiPress / Pablo Gianinazzi
SECONDO ME

Ghisletta on fire! "Ecco l’inganno sul finanziamento del PSE"

09 GIUGNO 2025
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Bagarre sullo stadio di Lugano, tutti contro Ghisletta. A parte Giudici

07 GIUGNO 2025
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07 GIUGNO 2025

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del Movimento per il Socialismo (MPS), che torna all’attacco sul progetto del Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) di Lugano. Dopo aver promosso il referendum popolare e sollevato numerosi dubbi in fase di campagna, il movimento rilancia oggi una riflessione a tutto campo, criticando non solo i costi lievitati e le condizioni contrattuali con i partner privati, ma anche il ruolo subordinato assunto – a loro dire – dalle forze di sinistra in Municipio. Nel mirino anche la gestione degli impianti sportivi, i rapporti con il FC Lugano e la svendita del patrimonio abitativo pubblico. Una proposta di rottura radicale, che mira a riaprire la discussione e costruire un fronte di opposizione sociale e politica.

"Il Movimento per il Socialismo (MPS) è stato l’attore politico che ha promosso in maniera determinante il referendum contro il PSE, garantendo la raccolta delle firme necessarie affinché le cittadine e i cittadini di Lugano potessero esprimersi sull’argomento. Grazie a questa iniziativa è stato possibile costituire un comitato più ampio, che ha poi condotto la campagna contro il progetto e contrastato la narrazione dominante promossa – per lungo tempo – dalla maggior parte delle forze presenti in Municipio. Solo a poche settimane dal voto partiti come il PS si sono riposizionati, adottando una 'libertà di voto'. La nostra opposizione alla modalità con cui si è sviluppato il progetto PSE – in questa prima fase limitata ai lavori per lo stadio (completati al 75%) e per il palazzetto dello sport (attualmente al 30%) – è proseguita anche negli ultimi mesi, spesso in quasi totale solitudine. Abbiamo denunciato l’aumento dei costi e il tentativo di contenerli attraverso modifiche discutibili, sia sul piano qualitativo che ambientale. Abbiamo inoltre criticato il ricorso a una politica di dumping negli appalti, nel silenzio quasi totale delle altre forze politiche.

Le recenti dichiarazioni del municipale Ghisletta appaiono comprensibili: il progetto PSE rischia di avere un impatto significativo sulle finanze cittadine, limitando la possibilità di rispondere ad altre urgenze. Queste conseguenze, tuttavia, erano già state previste e denunciate durante la campagna referendaria. Nessuno volle ascoltarle, nemmeno Ghisletta, preferendo credere alla propaganda del Municipio e dei sostenitori del progetto.
 Tra i tanti elementi critici, ricordiamo come il comitato contro il PSE avesse reso noto che i costi per la città sarebbero stati ben superiori ai 10 milioni preventivati, raggiungendo almeno i 17,1 milioni annui. Lo stesso vale per la presunta 'economicità' dell’affidamento della costruzione a HRS con il quale poi concludere un contratto di leasing: un’ipotesi rivelatasi inadeguata e costosa, come dimostra la recente proposta del Municipio di riscattare gli impianti sportivi.

Politicamente, quanto accaduto con il PSE – e, più recentemente, con il Preventivo 2025 e le misure di risparmio – impone una riflessione sul ruolo subordinato delle forze di sinistra negli esecutivi comunali, soprattutto nelle grandi città. Una ricerca costante di concertazione e consenso ha spesso portato ad accettare progetti che si sono rivelati deludenti e dannosi per altre possibili alternative.

Anche sul fronte dell’alloggio a pigione moderata, ci si può chiedere se il controprogetto approvato come alternativa all’iniziativa popolare del PS del 2012 sia stata una scelta tatticamente e strategicamente efficace. Gli sviluppi degli ultimi dieci anni sembrano suggerire il contrario. Ancora peggio, la città ha dismesso un patrimonio immobiliare strategico per una politica abitativa sociale. Fino al 2016, la Cassa pensioni di Lugano possedeva 768 appartamenti popolari. A maggio 2022 ne restavano solo 270: una riduzione del 65%, concentrata nei quartieri popolari di Molino Nuovo e Pregassona. Proprio su questi temi insiste il documento MPS 'Costruire un fronte unitario di opposizione sociale e politica', che propone un cambio di paradigma per la sinistra.

Oggi, trovare soluzioni alternative per gli impianti sportivi in costruzione appare complesso. È ormai evidente – e confermato indirettamente dallo stesso FCL – che la proprietà del club non ha alcun interesse economico a rilevare uno stadio sovradimensionato e costruito con una concezione tradizionale, poco adatta a usi multifunzionali. Un impianto poco coerente con gli stadi moderni, come quelli di Berna o Basilea.

Il patron del FCL si trova in una posizione di forza, costruita grazie alla complicità delle autorità politiche luganesi, che negli anni hanno concesso numerose facilitazioni. Emblematica la decisione di ridurre la capienza (da 10'000 a 8'250 posti) voluta dal FCL per applicare il suo piano 'FC Lugano 2029', ovvero un investimento da 16,42 milioni per modificare parte dell’Arena Sportiva (spazi vip e commerciali, scelta di avere un campo ibrido cucito), nella speranza di rendere fruttifera questa infrastruttura. È auspicabile che la città aumenti l’affitto richiesto al FCL, ma i rapporti di complicità e le sponsorizzazioni (come quella dell’AIL, di proprietà comunale) riducono il margine reale di vantaggio per l’ente pubblico. I servizi comunali sono spesso utilizzati gratuitamente, come già segnalato.

A questo punto appare più realistica la prospettiva di intervenire sulla parte del progetto del PSE che ha attirato il maggior numero di critiche e che rappresenta la componente più smaccatamente speculativa. Facciamo riferimento ai cosiddetti 'contenuti pubblici', il Blocco Servizi presso il quale si accaserà la Polizia comunale di Lugano e la Torre Est nella quale verranno infilati e concentrati tutti gli uffici e servizi comunali, oggi sparsi per la città. Ricordiamo agli smemorati che l’accordo di Partenariato Pubblico Privato prevede che la città pagherà a UBS 2'054'200 milioni di franchi per l’affitto della Torre Est (al quale si aggiungono 233'280 franchi di parcheggi) e 1'111'700 franchi di affitto per il Blocco Servizi.  Un totale di almeno 3,399 milioni all’anno, per sicuramente 25 anni (totale: 85 milioni di franchi). Nel Rapporto di minoranza della commissione della gestione del 22.03.2021, a pagina 29, sono riportati gli affitti attuali per i servizi amministrativi e per la polizia comunale: 1'228'790 milioni di franchi l’anno. In futuro, quindi, la città pagherà 85 milioni contro i 31 milioni che pagherebbe nella configurazione attuale.

Come intervenire in questo ambito? Nei fatti si tratterebbe di operare una rottura 'politica' rispetto alla logica che ha sottointeso tutta la conduzione del progetto PSE, ossia che la popolazione diventasse la mucca da mungere per riempire il bidone dei profitti dei privati implicati in questa operazione. HRS e UBS, grazie alla complicità dei partiti che governano la città, hanno già fatto il pieno di milioni di franchi. Non c’è ragione che continuino a farlo. Rompere con la logica fin qui dominante implica la cancellazione dei contratti di locazione già firmati dal Municipio con UBS. Certo, ci sarebbe un prezzo da pagare. Sicuramente inferiore a quello previsto dal rispetto degli interessi privati. Questa soluzione permetterebbe anche di evitare la svendita degli immobili comunali che ancora oggi sono occupati dall’amministrazione comunale.

Rivedere radicalmente le fondamenta del PSE – andando oltre i soli impianti sportivi – è forse l’unica via per dare sostanza alla lotta contro l''inganno sul finanziamento del PSE' e rappresenterebbe un primo passo fondamentale per la costruzione di una vera opposizione sociale e politica. Unica alternativa credibile a un Municipio sempre più avviato verso un disastro economico, ambientale e sociale".

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