"È il momento di immaginare quartieri in cui si possa giocare sotto casa, recarsi a scuola a piedi, andare a trovare un amico o esplorare un parco senza rischi"
Riceviamo e pubblichiamo a firma di diverse associazione dei genitori (vedi elenco)
L’introduzione e l’estensione delle zone 20/30 nei quartieri di Lugano rappresenta un passo fondamentale verso una città più vivibile, sicura e a misura di bambino.
In una società sempre più segnata da un bisogno costante di controllo, dove ogni spostamento dei più piccoli deve essere supervisionato, accompagnato, organizzato, stiamo progressivamente togliendo ai più piccoli una delle esperienze più importanti per la loro crescita: la possibilità di muoversi da soli nel proprio quartiere. L’autonomia nel muoversi, nell’esplorare l’ambiente circostante, nel fare incontri spontanei o anche solo andare a scuola o al parco senza un adulto accanto, è strettamente legata allo sviluppo della fiducia in sé stessi ma anche della capacità di risolvere problemi e del senso di orientamento. È attraverso questi piccoli atti quotidiani che i bambini imparano a conoscere il mondo reale, a interagire con gli altri e a sviluppare competenze sociali fondamentali.
La città, però, è stata progettata quasi esclusivamente per favorire il traffico automobilistico. Gli spazi pubblici sono frammentati, attraversati da strade trafficate e la presenza di automobili parcheggiate ovunque limita ulteriormente la libertà di movimento. In questo contesto, i ragazzi diventano invisibili: non più abitanti attivi della città, ma soggetti da proteggere, da accompagnare, da tenere al riparo, e quindi più facilmente spesso confinati dentro casa davanti a uno schermo.
Ma una città che non è adatta ai bambini è una città che perde vitalità, che rinuncia al futuro. Rendere i quartieri più sicuri e accessibili significa restituire fiducia alle famiglie, permettere ai genitori di lasciar andare i figli con serenità, e soprattutto offrire ai minori quell’autonomia che è alla base del loro benessere psico-fisico. Spazi pubblici vivibili e strade lente non sono un lusso: sono un’esigenza educativa, sociale e culturale.
Le zone 20/30, riducendo la velocità delle auto, permettono di restituire lo spazio urbano alle persone e di creare ambienti più sicuri per chi si sposta a piedi o in bicicletta. I dati riportati indicano che i bambini che possono raggiungere un parco giochi da soli, senza bisogno dell’“auto-taxi” dei genitori, hanno molte volte più probabilità di farlo rispetto ai coetanei che dipendono da un accompagnamento adulto. Questo significa più gioco, più socialità, meno schermo.
Esperienze positive in molte città europee dimostrano che l’adozione di “school streets” (strade temporaneamente chiuse al traffico davanti alle scuole) o addirittura di “play streets” (strade dedicate al gioco in orari stabiliti) portano a una diminuzione dell’inquinamento, del rumore e dei pericoli stradali. Anche nei quartieri di Lugano dove la limitazione del traffico a 20 o 30 km/h è già stata introdotta, l’esperienza è decisamente positiva. Le famiglie residenti esprimono un alto livello di soddisfazione: maggiore tranquillità nelle strade e una percezione più alta di sicurezza per sé e per i propri figli.
Anche a Lugano, è il momento di immaginare quartieri in cui si possa giocare sotto casa, recarsi a scuola a piedi, andare a trovare un amico o esplorare un parco senza rischi.
Le Assemblee dei Genitori firmatarie della lettera sostengono quindi l’introduzione delle zone 20/30 nei quartieri residenziali, in particolare attorno a scuole, parchi e centri di aggregazione. Ripensare gli spazi pubblici con i bambini al centro non è solo una scelta urbanistica: è un atto di cura verso tutta la comunità.
Assemblea dei genitori di Pregassona – Assemblea dei genitori Lambertenghi – Assemblea dei genitori Molino Nuovo – Assemblea dei genitori Gerra – Assemblea dei genitori Scuole Medie Besso – Assemblea dei genitori Besso – Assemblea dei genitori Scuole Medie Lugano Centro