Presentata una mozione per chiedere una verifica indipendente, dopo il sondaggio dei sindacati. La deputata PLR: "C'è un evidente problema di conduzione"
BELLINZONA - Serve un audit indipendente. Fiorenzo Dadò e Natalia Ferrara non hanno dubbi: per chiarire il disagio in seno alla polizia cantonale, emerso grazie a un sondaggio promosso dai sindacati di settore, occorre una verifica esterna. Il presidente del Centro e la deputata PLR hanno formalizzato la proposta attraverso una mozione, come riferisce stamane La Regione.
L'audit dovrà valutare, citiamo dal testo dell'atto parlamentare "la situazione generale in cui si trova oggi il corpo di polizia del Cantone Ticino e il clima di lavoro in cui gli agenti operano, così come delle proposte correttive per sanare eventuali disfunzionalità che potrebbero emergere”.
Ferrara e Dadò chiedono che la verifica sia affidata "tramite concorso pubblico a un ente esterno al Cantone Ticino, di comprovata esperienza e affidabilità, in ambito legale, amministrativo e delle risorse umane. L’indagine deve poter valutare l’adeguatezza o meno che il corpo di polizia cantonale sia subordinato unicamente a un solo Dipartimento.Se necessario gli ‘auditors’ dovranno poter garantire l’anonimato delle persone interpellate e disporre di poteri accresciuti".
Natalia Ferrara, infine, interpellata dalla Regione infine un altro elemento: "Negli ultimi anni gli effettivi sono aumentati del 25 per cento, però la soddisfazione degli agenti è scesa. C’è evidentemente un problema di conduzione. E se la polizia ha un problema a risentirne è tutta la giustizia".