BELLINZONA – “Un importante passo in avanti per il miglioramento della qualità e della sicurezza dei pazienti nel nostro Cantone”, così l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) si esprime in merito alla piattaforma CIRS per la segnalazione degli errori medici avvenuti negli studi medici, invitando i medici e i loro collaboratori attivi con uno studio medico proprio ad alimentare la piattaforma”, perché “condivisione, scambio reciproco ed apprendimento dagli errori sono uno strumento del miglioramento continuo”.
Il progetto è per l’EOC “un ulteriore tassello nell’aumento della qualità e della sicurezza dei pazienti”. All’interno dell’Ente Ospedaliero Cantonale esiste già dal 2005, e dunque l’idea dell’OMCT è stata subito sostenuta, mettendo a disposizione competenza ed esperienza nell’ambito.
“I sistemi di segnalazione di eventi critici o indesiderati (Critical Incident Reporting Systems – CIRS) rappresentano uno strumento fondamentale per il miglioramento continuo della qualità delle cure. Essi si basano sul principio dell’apprendimento continuo e reciproco dalle esperienze, reso possibile dalla segnalazione e dalla successiva analisi approfondita di un evento indesiderato, da cui derivano misure specifiche, volte a evitare che quanto accaduto si ripeta. Affinché questo ciclo virtuoso di miglioramento continuo possa avvenire, è fondamentale costruire la fiducia di coloro che sono chiamati a segnalare gli eventi. Tale atteggiamento è sostenuto dal necessario carattere confidenziale e indipendente da qualsiasi altro sistema – anche da quello giuridico - dei CIRS”, sottolinea l’EOC, che “nel corso del 2018, ha contribuito a portare il dibattito a livello federale, a seguito del quale l’Ufficio federale di sanità pubblica ha commissionato una perizia specifica i cui risultati sono attesi con impazienza dai diversi attori coinvolti”.
Il progetto presentato quest’oggi è il primo di questo genere in ambito ambulatoriale in tutta la Svizzera. “Coinvolgendo un numero importante di professionisti, esso veicola e incentiva una cultura positiva dell’errore e racchiude in sé un rilevante potenziale di incremento della sicurezza delle cure, a beneficio di tutta la popolazione ticinese”, conclude l’Ente Ospedaliero Cantonale, visibilmente soddisfatto.