Andare a vivere da soli, o con chi di propria scelta, era allora un lusso, che poteva permettersi chi conseguiva l’indipendenza economica. E neppure tutti. Le figlie nubili salariate restavano in casa per contribuire al tenore di vita della famiglia. Prima della diffusione degli anticoncezionali, si usciva dalla famiglia per crearne una nuova. L’autosufficienza economica permetteva rapporti sessuali: una potente motivazione per i giovani maschi, ad adattarsi a ciò che si poteva trovare, e a rischiare, anche emigrando. In pochi decenni le cose sono cambiate grazie al miglioramento economico generale, di cui i mutati costumi sociali sono una conseguenza. Abitare da soli o con chi si vuole è diventato un diritto, ai costi provvedendo semmai le assicurazioni sociali o lo Stato. Ma siccome la previdenza pubblica ha limiti, o è malvista, la responsabilità viene buttata sulle spalle dei datori di lavoro, che pagano salari insufficienti. Da obiettivo da sudare, l’autosufficienza è diventata un diritto individuale, che collettività o imprese devono soddisfare.