SECONDO ME
Il Malcantone abbandonato dai battelli del Lago Ceresio. Galeazzi: "Imbarazzato e spiazzato, perchè?"
Il deputato democentrista non vede di buon occhio la sospensione delle corse nella sua regione d'origine. "Si chiede ai confederati di passare le vacanze qui e poi..."

di Tiziano Galeazzi*

Ohibò....pare che i fantastici battelli turistici sul Lago Ceresio abbiano abbandonato il Malcantone.

Eh si, su segnalazioni di molti concittadini malcantonesi, sembra proprio che la Società di navigazione del Lago di Lugano, abbia abbandonato gli attracchi di Caslano e Ponte Tresa lasciano un cartellino d’avviso.

Sarà anche il periodo Covid19 ad aver ridotto la flotta e le tratte. Sebbene i porti attorno a Lugano e Porto Ceresio in Italia siano ancora serviti, mentre il povero MALcantone (MAL giustamente in maiuscolo in questo caso) è rimasto orfano di un trasporto regolare acquatico.

Un servizio che per anni ha svolto un eccellente catalizzatore tra il turismo e il pendolarismo tra le sponde del Golfo di Caslano e Ponte Tresa, con il resto della Regione Luganese.

È da mesi che il settore turistico è sotto pressione e gli appelli disperati di Cantone, Regioni e comuni si sono fatti più volte sentire nella promozione anche oltre Gottardo, Sambe e Novena nel richiamare l'attenzione dei confederati nel trascorrere le loro vacanze in Svizzera e soprattutto nel nostro Cantuccio a Sud delle Alpi.

E quindi? Non siamo in grado di ripristinare questi collegamenti che sono stati e saranno sempre un'attrazione e offerta indispensabile per far conoscere meglio il nostro territorio? 

Come malcantonese d'origini mi sento un po’ in imbarazzo per le cittadine e i cittadini di quella Regione, mentre come persona impegnata in politica e simpatizzante per un Turismo ticinese con la T maiuscola, mi sento spiazzato. 

Sicuramente ci saranno delle ragioni, ma se non se ne discute non lo sapremo mai cosi come il fatto che questo straordinario mezzo di trasporto e servizio pubblico o semi pubblico che sia, manchi da mesi nel bel Malcantone che non merita anche questo affronto, dopo la già perenne, travagliata e devastante odissea di Ulisse della mobilità su gomma da e per i valichi di confine in quell’angolo di terra.

MI auguro di sbagliarmi o forse di aver letto male o di essere orbo e quindi di non aver visto i battelli bianchi con “bandierone rossocrociato” a poppa scivolare sulle acque malcantonesi a meno che non ci sia stata una battaglia navale ingloriosamente persa.

*deputato UDC

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