TELERADIO
Questa sera a Matrioska “Il verdetto, il ballottaggio e la manovra”
I partiti fanno i conti dopo il voto di domenica. Ma il pensiero è già al secondo turno per gli Stati. E sulle finanze cantonali si profila un autunno caldo. Ecco gli ospiti

MELIDE - Dopo il voto di domenica, le prime pagine sono tutte per l’UDC, vincitrice delle elezioni (+9 seggi al Nazionale), per i Verdi, che escono con le ossa rotte (- 5 seggi, ai quali si aggiungono i 6 persi dai Verdi Liberali) e - in Ticino - per la Lega, penalizzata ancora una volta dall’avanzata degli alleati democentristi.

“L’UDC torna a mettere il turbo”, ha titolato ieri il Corriere del Ticino. “Elezioni federali a trazione UDC” gli ha fatto eco LaRegione. “L’UDC avanza a Lugano. Il fortino leghista trema”, scrive oggi il Corriere. E LaRegione: “UDC magnetica, Verdi colabrodo”.

I partiti fanno i conti, c’è chi festeggia e chi si lecca le ferite e tutti cercano di analizzare i dati usciti dalle urne: chi ha vinto, chi ha perso, chi ha marciato sul posto. Ma il pensiero corre già al 19 novembre, al ballottaggio per gli Stati, con un Marco Chiesa, forte di oltre 39'000 voti e un Fabio Regazzi che ha superato Alex Farinelli di 1'500, classificandosi secondo, ma con uno scarto di oltre 10'000 preferenze rispetto al presidente dell’UDC. Al ballottaggio ci saranno anche la verde Greta Gysin, che ha battuto il socialista Bruno Storni e sarà quindi la candidata dell’area progressista, e l’outsider Amalia Mirante, che ha catalizzato quasi 14'000 voti.

Poi ci sono le analisi. Quelle giornalistiche e quelle politiche. “La Lega è prossima al punto di non ritorno e buona parte degli elettori sembrano pronti a cambiare casacca”, ha scritto Gianni Righinetti, vicedirettore Corriere del Ticino. E ancora: “Alex Farinelli è uscito dal primo turno solo ‘benino’, quando ci si attendeva un benissimo”. Mentre Gysin “realisticamente non ha chance di bissare l’exploit di Carobbio”.

Nel suo editoriale “Terreno fertile per la destra populista”, Daniel Ritzer, direttore della Regione, ha annotato che “trovare un qualche merito nella campagna a sfondo razzista del primo partito svizzero appare un esercizio sterile”.

E oggi, sempre sulla Regione, è intervenuta la deputata e candidata del PLR al Nazionale Natalia Ferrara, classificata al quarto posto dopo Farinelli, l’eletto Simone Gianini e la prima subentrante Alessandra Gianella: “Il partito della paura degli stranieri, ma anche della paura della libertà economica, ha vinto le elezioni federali”. Quel “partito della paura” – l’UDC, appunto - che, però, in ben 9 cantoni ha congiunto le liste con il PLR.

Ritzer punta il dito anche contro la sinistra, contro “un Ps che il 19 novembre sarà costretto a seguire il ballottaggio in qualità di spettatore, dopo aver rinunciato mesi fa a difendere il seggio con la candidatura migliore, ovvero quella dell’uscente Marina Carobbio”.

Carobbio che in aprile è stata eletta in Consiglio di Stato, prendendo il posto di Manuele Bertoli. “Peccato – aggiunge Ritzer - che fino a oggi non abbia trovato il tempo per dissociarsi dalla manovra di rientro presentata nei giorni scorsi dal governo (e che il suo partito intende contrastare). Per non parlare del magro risultato di Storni – e l’ottima performance della Mirante – alle elezioni per il Consiglio degli Stati. Alla faccia della strategia”.

Già, perché nell’agenda politica cantonale c’è il grande tema del preventivo e della manovra finanziaria, che non piace quasi a nessuno. Siluri al Governo sono arrivati da destra e manca. È probabile che le critiche siano state viziate da tattiche elettorali e che, archiviate le Federali, i partiti smussino gli angoli. Ma sarà un autunno caldo. E da parte sindacale, con il Movimento per il socialismo sulle barricate, si preparano mobilitazioni contro i tagli ai salari dei dipendenti pubblici. 

“Il verdetto, il ballottaggio e la manovra” è il titolo di Matrioska in onda questa sera alle 19,30 su TeleTicino. Ospiti di Marco Bazzi, Bixio Caprara (PLR), Marco Passalia (Il Centro), Michele Guerra (Lega), Danilo Forini (PS), Sergio Morisoli (UDC) e Samantha Bourgoin (Verdi).

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

FEDERALI 2023

Elezioni federali, l'alfabeto di vincitori e vinti

FEDERALI 2023

Marco Chiesa il più votato nella corsa al Consiglio degli Stati. Sul podio Regazzi e Farinelli

FEDERALI 2023

Mirante, Farinelli, Gysin, Regazzi: da dove arrivano i voti?

TELERADIO

Questa sera a Matrioska “facciamo i conti”

FEDERALI 2023

Alex Farinelli e la sfida al ballottaggio

FEDERALI 2023

Jacques Ducry fa le carte al ballottaggio

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

Viaggiare verso il Natale: mercatini e panorami incantati

29 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni e storia del rally in Ticino”. Giorgio Keller torna con il secondo volume 

26 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il PLR e il rischio di un colpo di teatro effimero

02 DICEMBRE 2024
POLITICA E POTERE

Niente mobbing al Tribunale, l'avvocato Bersani: "Prendo atto con rammarico. Ma..."

02 DICEMBRE 2024
ENIGMA

Europa, un continente allo sbando?

01 DICEMBRE 2024