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18.03.2014 - 12:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Gas a Bellinzona, accordo e messaggio pronti. Bobbià: “Soddisfatti, con il precedente Municipio non aveva funzionato”

Il direttore di Metanord esprime la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto con il Municipio e per il relativo messaggio redatto. Ora manca solo l’approvazione in Consiglio comunale

BELLINZONA – Il gas naturale a Bellinzona si farà. La pensano così perlomeno il Municipio cittadino e la Metanord, azienda distributrice del vettore fossile in Ticino. La ditta e l’esecutivo hanno infatti raggiunto un accordo ed è stato redatto un messaggio municipale, che però dovrà superare lo scoglio del Consiglio comunale e di eventuali ricorsi. 

Abbiamo raggiunto il direttore di Metanord Edo Bobbià per un commento alla “lenta marcia di avvicinamento alla capitale”, che sembrerebbe finalmente volgere al termine, dopo che con il precedente Municipio i rapporti si erano incrinati e il progetto temporaneamente accantonato.  

Edo Bobbià, è soddisfatto dal messaggio municipale e dell’avvicinarsi della decisione finale? 

“Intanto inizio con un ringraziamento al Municipio, anche perché la marcia di avvicinamento alla città è stata lunga e tutt’altro che semplice e soprattutto perché l’esecutivo precedente aveva dato parere negativo. Inoltre un ringraziamento particolare al segretario comunale e al direttore dell’AMB, che hanno dato un gran contributo al progetto, partecipando alla stesura del relativo rapporto municipale. Per quanto riguarda la soddisfazione per il momento è solo parziale, visto che il messaggio deve ancora venire approvato dal Consiglio comunale, ma di sicuro è un grande passo avanti e siamo contenti.”

Sa già quando verrà discusso il messaggio in CC? 

“Verosimilmente nella seduta di aprile, ci aspettiamo dunque un bel regalo di pasqua! Ad ogni modo credo che la strategia del Municipio sia saggia, in quanto Metanord offre un vettore in più per l’approvvigionamento elettrico che andrà ad affiancarsi agli altri esistenti. Il costo per la città è pari a zero.”

Cosa comporterà esattamente l’approvazione del legislativo cittadino? 

“Inizieremo a progettare e a studiare l’investimento. Sarà inoltre possibile arrivare anche ad Arbedo, comune dal quale abbiamo una grande richiesta, e poi potremo pensare anche ai Grigioni e a tutta la zona a sud di Biasca. Questi interventi si andranno a incastrare perfettamente nella tendenza nazionale, che vede il gas naturale affermarsi sempre più un po’ ovunque, che è considerato il vettore ideale per superare il periodo di transizione che prevede l’abbandono del nucleare. In Svizzera su 2400 sono già 900 i comuni che hanno scelto di dotarsi della distribuzione di gas naturale.”

E a livello pratico? Quando un bellinzonese potrà collegarsi al gas? 

“La decisione è solo un atto politico, non è che adesso noi possiamo posare i tubi che vogliamo. Ci sarà la regolare procedura con la relativa licenza di costruzione e il coinvolgimento dell’ufficio tecnico. Per quanto riguarda i tempi dipenderà dall’orientamento dei nostri investimenti e dalla situazione del Locarnese, noi stiamo già posando “a rischio” come ad esempio in Viale stazione. Infatti bisognerà trovare la via migliore per non penalizzare troppo la città con gli scavi, accodandosi ad altre esigenze, come l’acqua o la Swisscom. Noi siamo pronti, la collaborazione con il Comune e con l’ufficio tecnico è ottima e dunque tutte le premesse ci sono.”

Verrebbe coperto tutto il territorio comunale, anche le frazioni più discoste? 

“Noi abbiamo una specie di ‘gentlement agreement’ con Teris (teleriscaldamento ndr): hanno un’energia più pulita e obiettivi diversi dai nostri, prediligono infatti tratte dirette e fruitori ‘grossi’, dunque se in certe zone saremo presenti tutti e due, in altre ci saranno solo loro, ma in questi casi i clienti ‘piccoli’, che a loro non interessano, verranno raggiunti da noi e tutto il territorio verrà coperto. L’importante è non entrare in conflitto in nessun modo.”

Avete in previsione altri “allargamenti” oltre a quelli a nord? 

“Rimangono ‘aperti’ dall’altro lato ancora due comuni, per i quali anche lì stiamo lavorando politicamente e tecnicamente, che sono Minusio e Locarno, in quanto Muralto ha già dato il nullaosta. Ci auguriamo anche qui di riuscire a fare capire la convenienza di offrire alla popolazione un vettore energetico in più con un investimento senza costi per il comune.”

dielle

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