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Niklaus Meienberg, “La fucilazione del traditore della patria Ernst S.”
Storico e giornalista dalla penna tagliente, la sua posizione critica nei confronti della Svizzera gli è valsa l’ostracismo dei principali media elvetici. Un cammino segnato, e diverse affinità con il reietto protagonista di questo racconto…

Niklaus Meienberg è stato uno storico e giornalista svizzero dalla penna tagliente e dallo sguardo lucido la cui posizione critica nei confronti della Svizzera gli è valsa l’ostracismo dei principali media elvetici. Una personalità come la sua non poteva che trovare una sorta di affinità con una figura di reietto la cui storia stava per essere dimenticata; quella di Ernst S., il traditore della patria.

Ernst è un ragazzo cresciuto nel soffocante ambiente del proletariato sangallese, dove uomini e donne lavorano dodici ore al giorno per pochi centesimi. Ernst sogna una vita diversa, la famiglia, la scuola e il lavoro – i tanti lavori – gli vanno stretti. Vive di lavoretti e qualche furto, gli piacciono le ragazze al punto da finire accusato di stupro. L’esercito è solo la tappa successiva di un cammino già segnato. Insofferente alla disciplina e alla costante ricerca di un guadagno, si lascia convincere a rivelare qualche inutile dettaglio militare e a rubare un ordigno esplosivo per conto dell’ambasciata tedesca. Accusato di tradimento, è condannato a morte e fucilato.

Tutto questo, sottolinea più volte Meienberg nel suo reportage, accade mentre politici e uomini d’affari continuano impunemente a trattare con la Germania nazista senza alcuna conseguenza. Forse il loro cammino non è segnato come quello di Ernst...

Niklaus Meienberg (1940-1993) è stato uno storico, scrittore e giornalista svizzero, nato a San Gallo. Dopo gli studi di storia con laurea a Friburgo intraprende la carriera giornalistica. Per cinque anni è corrispondente a Parigi per la Weltwoche e per due anni dirige la sede parigina del settimanale tedesco Stern. In seguito lavora come freelance per diverse testate svizzere, tra cui il quotidiano Tages-Anzeiger che lo bandirà dal 1976 al 1991. Pubblica diversi libri di reportages. Morirà suicida il 22 settembre 1993.

 

Niklaus Meienberg, La fucilazione del traditore della patria Ernst S., Traduzione e introduzione di Salvatore Pilato e Christoph Ferber, Prefazione di Francesco Lepori, Collana I Cristalli, Armando Dadò editore, 24 Fr-.

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