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Corea del Nord: celebrazione Kim Jong-il sancisce potere a figlio
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Il regime nordcoreano ha organizzato un'imponente manifestazione pubblica stamani a Pyongyang, diffusa in diretta alla tv, per commemorare i due anni dalla morte di Kim Jong-il. Per la nomenklatura si tratta di una occasione per ribadire la fedeltà al nuovo leader, Kim Jong-un, a pochi giorni dall'esecuzione del zio di Kim, Jang Song-Thaek, che era stato il suo mentore.

La televisione mostra decine di migliaia di militari e membri del partito, seduti in assoluto silenzio, che si alzano di scatto per applaudire calorosamente Kim Jong-un (30 anni circa) quando prende posto sul palco.

Il capo dello stato (titolo onorifico) Kim Yong-nam ha detto nel suo intervento "noi saremo dei guerrieri per salvaguardare il partito con le nostre vite... e con la convinzione che noi non riconosciamo nessuno se non il nostro grande compagno Kim Jong-un... Il paese ha fatto immensi progressi dal suo arrivo".

La Corea del Nord ha lanciato un satellite nello spazio nel dicembre 2012 e ha compiuto il suo terzo test nucleare nel febbraio 2013.

Choe Ryong-hae, alto dirigente militare ritenuto vicino al Kim e che potrebbe aver avuto un ruolo chiave nella caduta dello zio, ha reso omaggio al nuovo leader e ha minacciato la Corea del Sud. L'esercito, ha detto, sosterrà "il nostro comandante supremo, quali che siano le tempeste e le privazioni... Se i nemici lanceranno una sola scintilla sulla nostra madre patria, noi soldati ci precipiteremo per stroncare tutti gli invasori e realizzare l'unificazione" del paese.

Choe, figura di secondo piano per anni, appare adesso il principale collaboratore del nuovo leader.

La vedova di Jang Song-Thaek, Kim Kyong-hui, sorella del defunto Kim Jong-il e zia di Kim Jong-un, non era presente sul palco delle autorità stamani. L'agenzia ufficiale nordcoreana l'aveva citata domenica fra i membri del Comitato per i funerali di un alto esponente del partito: secondo gli analisti, questo significa che è scampata alla purga.

Lei e il marito erano considerati i burattinai del potere a Pyongyang dopo la morte di Kim Jong-il. "Eliminando l'unica altra fazione, il potere nella Corea del Nord è ora completamente concentrato su Kim Jong-un", ha detto l'analista sudcoreano Cheong Seong-jang.

Il giovane leader, andato al potere nel dicembre 2011 dopo la morte del padre, in due anni ha rimosso numerosi quadri militari e di partito, sostituendoli con persone più giovani.

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