CANTONALI 2023
Giuseppe Cotti: "La politica finanziaria è un test di serietà"
"Serve un freno all’appetito della sinistra più radicale, sempre a caccia di aumenti di tasse e imposte. Ma non solo..."
TiPress/Alessandro Crinari

di Giuseppe Cotti *

Le finanze sono il banco di prova in cui viene misurata la serietà di ogni politico. Il paragone con l’economia di una famiglia non piace a tutti, ma esprime una dura verità – a lungo termine, nessuno può spendere più di quanto guadagna, e prima o poi ogni debito deve essere ripagato.

Come ogni municipale, anche io in questi anni mi sono occupato a fondo di finanze pubbliche. So bene che le variabili sono tantissime e so quanto pesano i fattori imponderabili – pensiamo solo alle conseguenze della pandemia, della crisi energetica e della guerra al confine dell’Europa.

Una prima verità è che le ricette facili non esistono, malgrado i numerosi proclami di piazza ai quali siamo regolarmente abituati. L’unica vera ricetta, che però non è facile, consiste nel ricercare l’equilibrio finanziario. È un impegno fondamentale per la nostra generazione, ma soprattutto per quella dei nostri figli.

Non possiamo nasconderci che l’evoluzione delle finanze cantonali è preoccupante. Dopo gli anni positivi dal 2017 al 2019, in cui abbiamo visto perfino chiusure in positivo, siamo nuovamente tornati nella realtà delle cifre rosse.

Le previsioni del piano finanziario non ci possono lasciare indifferenti. Dagli 820 milioni di franchi del 2001, il debito pubblico salirà a oltre 3 miliardi di franchi nel 2026 – un macigno che rappresenta la nostra triste eredità politica, destinata a pesare sulle spalle dei ticinesi del futuro.

La prima risposta a questa deriva consiste nel frenare l’aumento della spesa pubblica. Questo è ciò che vogliono i ticinesi, che nel maggio di quest’anno hanno approvato il cosiddetto «decreto Morisoli». Ma non è solo questione di rispetto della volontà popolare: non serve un master in economia per rendersi conto che uno Stato non può sopravvivere a lungo con un indebitamento così elevato.

È qui che entra in gioco la serietà. Bisogna agire sulle uscite e per farlo occorre il coraggio di fissare priorità esplicite. Sfruttare le potenzialità della digitalizzazione sarà una delle parole d’ordine – e sappiamo che di lavoro da fare ce n’è molto, in tutti gli ambiti, compresa la scuola.

D’altra parte, sarà essenziale agire anche sulle entrate. La pressione fiscale deve rimanere equilibrata, sia per le aziende sia per le famiglie. Serve un freno all’appetito della sinistra più radicale, sempre a caccia di aumenti di tasse e imposte. Allo stesso modo, bisogna stare attenti a non cadere nel circolo vizioso della concorrenza fiscale: un’azienda o un privato cittadino non decidono scegliere il Ticino solo per le sue aliquote. La qualità di vita e l’offerta di servizi di primo livello sono fondamentali per essere attraenti – di conseguenza, investire nel territorio e nella mobilità è irrinunciabile.

Il percorso per riequilibrare le finanze di questo Cantone non sarà una passeggiata in pianura. Sarà alpinismo politico, pieno di ostacoli e possibili passi falsi. È però indispensabile che tutti insieme imbocchiamo al più presto questa via, senza venire meno alle nostre responsabilità di politici.

Avere conti in ordine è un dovere collettivo che appartiene a tutti. Nessuno potrà chiamarsi fuori, dal mondo economico a quello sindacale. Chi vuole bene al proprio paese non può pensare di lasciare in eredità ai propri figli un Cantone a corto di fiato, strozzato dai debiti e privo di prospettive di sviluppo.

* vicesindaco di Locarno, candidato al Gran Consiglio per il Centro/PPD

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “La politica sportiva che manca al Ticino”

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “Riforma della scuola in Ticino, si è persa di vista la realtà”

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: “La famiglia è la risposta, per ogni generazione”

FEDERALI 2023

Emergenza droghe, la preoccupazione di Giuseppe Cotti: “Boom delle prescrizioni di oppiodi, +91% in 10 anni. Un ritorno al passato?”

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: "La difesa dell’autonomia dei Comuni è l’unica via perché il modello svizzero continui a prosperare"

CANTONALI 2023

Giuseppe Cotti: "Ambientalismo sì, ma ragionevole. No al catastrofismo apocalittico"

In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

La magia del mercatino di Santa Maria Maggiore con la Centovallina

26 NOVEMBRE 2025
LETTURE

Negli spazi fra le parole: "Crenature", il romanzo di Roberto Caruso

25 NOVEMBRE 2025
BENESSERE

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
ABITARE

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"Non è per il futuro, è un freno al futuro": la Camera di Commercio boccia l'iniziativa della GISO

19 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Caso Hospita, ecco i nuovi elementi

11 NOVEMBRE 2025
IL FEDERALISTA

“Caro Consiglio federale, ci è venuta un’idea”

24 NOVEMBRE 2025
ENIGMA

Svizzera sottomessa a Stati Uniti e UE?

23 NOVEMBRE 2025