Nel giro di pochissimi anni le macchine, i robot, i computer, sostituiranno moltissimi lavoratori introducendosi nelle più svariate professioni. Sia alla base che in cima alla piramide economica. Lavorando 24 ore su 24, senza ferie e senza stipendio. Vale la pena prendersi il tempo per riflettere su questo tema di straordinaria importanza
LUGANO - Operai, magazzinieri, centralinisti, certo. Ma anche , avvocati, medici e giornalisti. Presto, molto presto, milioni di persone potrebbero ritrovarsi senza lavoro. La quarta rivoluzione industriale, così viene chiamata, questa volta non solo è alle porte ma sta sta già succedendo. Nel giro di pochissimi anni le macchine, i robot, i computer, sostituiranno moltissimi lavoratori introducendosi nelle più svariate professioni. Sia alla base che in cima alla piramide economica.
Ieri sera la Rai, all'interno della trasmissione Presa diretta, ha mostrato un documentario eccezionale che fa il punto della situazione, direttamente dai luoghi dove si sta progettando questo futuro. Un futuro tanto incredibile dal punto di vista del progresso tecnologico, quanto inquietante se messo sotto la lente delle conseguenze sociali.
Il tema della sostituzione dell'uomo da parte delle macchine non è certo una novità. Finora, come viene affermato anche all'interno del documentario, questo pronostico si è sempre rivelato sbagliato. Ma stavolta sembra proprio che accadrà davvero.
La differenza rispetto al passato è data dagli enormi progressi dell'intelligenza artificiale. Nel documentario vengono mostrati computer che sono ormai in grado di ragionare. Ed ecco allora robot fare su e giù per le corsie degli ospedali portando pasti o ritirando la biancheria. O programmi come Emily o Watson, in grado di sostituirsi a consulenti assicurativi o addirittura ai medici nella diagnostica del cancro alla pelle.
E poi ancora avvocati e giornalisti "virtuali" che in pochi minuti elaborano il lavoro richiesto con risultati assolutamente soddisfacenti. Il tutto 24 ore su 24, senza ferie e senza stipendio.
Vale davvero la pena prendersi il tempo per guardarsi questo servizio. Un'inchiesta che tratta un tema che sembra al momento non interessare molto noi cittadini ma che, secondo gli esperti, dovrebbe essere una delle nostre assolute priorità.
Perché se le cose continuano di questo passo, molto presto sarà necessario, anzi obbligatorio, inventarsi da capo il mondo del lavoro e la rete sociale. Con tutto il rispetto per l'attualità: altro che il problema dei frontalieri…
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