POLITICA E POTERE
Controllo sistematici dei permessi: durissima reazione del mondo economico ticinese. Modenini: "Atto grave da parte del Gran Consiglio". Albertoni: "È illegale. Ostacoli che non porteranno a niente. Applicazione? Auguri..."
Il direttore della Camera di Commercio e quello dell'AITI commenta con parole di fuoco la decisione del Parlamento di adottare l'iniziativa Fonio: "Un nuovo caso di norme che saranno trattate da un Tribunale di questa nazione”
© CER / Ti-Press / Pablo Gianinazzi
BELLINZONA -
i. Sia il direttore della Camera di Commercio Luca Albertoni che quello di AITI Stefano Modenini, sposano la linea del PLR, unico partito ad opporsi ieri in Parlamento all’iniziativa di Giorgio Fonio, e vanno all’attacco della maggioranza dei deputati.

 

Cominciamo da Modenini che affida a Twitter il suo pensiero: “Un Parlamento che vota consapevolmente norme illegali compie un atto grave, non è al suo posto. Il dumping salariale va combattuto con misure più efficaci, a posteriori, come già avviene oggi. L'iniziativa Fonio non è invece efficace. Un nuovo caso di norme che saranno trattate da un Tribunale di questa nazione”.

 

“In Parlamento - aggiunge il direttore di AITI - ci sono diversi buoni deputati, Natalia Ferrara ha mostrato oggi il volto migliore della politica: preparazione, argomenti solidi, passione, rispetto delle leggi e della Costituzione. È così che un deputato di ogni colore politico rispetta i cittadini elettori”.

 

Dello stesso tenore il commento affidato alla Regione dal direttore della Camera di Commercio Luca Albertoni: “È un’iniziativa illegale e resta tale anche se s’intende solo sospendere, invece che vietare, i permessi di lavoro per la manodopera dell’Unione europea”.

 

“È stata approvata un’iniziativa parlamentare generica - aggiunge Albertoni - che dovrà avere un seguito. Si vedrà come verrà concretizzata dal governo. Mi viene da dire: auguri! In ogni caso le nostre preoccupazioni sono le solite, quelle più volte espresse in simili circostanze: si vogliono imporre ostacoli, generalizzando, che non porteranno a niente. Voglio ricordare che vi sono già molte possibilità di controllo. E fra non molto entrerà in vigore il salario minimo”.

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