Alcune reclute dell'esercito israeliano diffondono scatti osé e suscitano polemiche e imbarazzo
TEL AVIV - Uno scherzo da caserma costato caro. Protagoniste un gruppo di soldatesse israeliane e i loro scatti osé finiti sui giornali di mezzo mondo. Le ragazze, che in Israele si devono sottoporre obbligatoriamente al servizio militare, hanno postato su Facebook alcune fotografie in cui esibiscono, sotto la divisa o con le armi in pugno, tanga e biancheria intima.
Naturalmente dal social network ai giornali il passo è stato breve e velocissimo. I vertici dell’esercito, imbarazzati per le polemiche suscitate dal caso, hanno comunicato "di aver preso le giuste misure disciplinari per quel comportamento inappropriato". In cosa sia consistitia esattamente la punizione non è noto.