CRONACA
Aleardo Cattaneo e le Ferriere di Giubiasco in crisi: "Niente riduzione dei salari ai frontalieri? Allora andiamo a costruire i carri merci in Slovacchia"
L'amministratore delegato dell'industria replica con un aut aut alla decisione dell'assemblea del personale di non accettare riduzioni salariali

GIUBIASCO - “Tra la strada della certezza di avere un posto di lavoro e l’incertezza hanno scelto la seconda opzione”, sbotta su LaRegione l’amministratore delegato delle Ferriere Cattaneo di Giubiasco, Aleardo Cattaneo.
“La busta paga non si tocca? Bene, allora andremo a costruire i carri merci in Slovacchia”, dichiara inviperito al Corriere del Ticino…
“In Slovacchia” non è un modo di dire, ma una minaccia concreta, in quanto in quel paese l’azienda ha già una attività produttiva.

Cattaneo ha reagito duramente alla decisione dei dipendenti della sua azienda di respingere all’unanimità la proposta di una riduzione salariale – pari al 7% - per compensare le perdite determinate dal rafforzamento del franco. Una misura proposta solo per i 45 dipendenti frontalieri delle Officine, che rappresentano il 65% del totale. Per loro la direzione aziendale ha proposto una riduzione del 7% della busta paga.
Ma l’assemblea del personale svoltasi ieri pomeriggio ha detto no ai tagli. All’unanimità. Nei giorni scorsi la direzione delle Officine era stata chiara: o si riduce la massa salariale o saltano una ventina di posti di lavoro. 
Dopo la decisione della Banca Nazionale di abbandonare il tasso fisso di cambio, Cattaneo stima una perdita di 20'000 franchi a vagone nel quadro di una fornitura di 50 unità, il cui contratto in euro è stato firmato in autunno. L’azienda è disposta ad accollarsi il 10% della perdita di guadagno, ma chiede ai suoi frontalieri di assorbire il restante 7%.

La minaccia di delocalizzare, ha detto a LaRegione il sindacalista di Unia Rolando Lepori è un brutto segnale soprattutto perché arriva dal vicepresidente di Swissmem, l'associazione dell'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica svizzera. I sindacalisti di Unia e Ocst hanno partecipato ieri all’assemblea: hanno il mandato di trattare con Cattaneo e capire se la richiesta di diminuire i salari sia realmente giustificata o se dietro la minaccia di delocalizzare in Slovacchia non ci sia una decisione già presa.

 

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