I 48 centimetri e mezzo del suo membro gli creano enormi disagi, sia fisici che sociali. Il 54enne messicano è costretto a vivere con un sussidio. Ma lui dice: "Sono felice del mio pene, so che nessun altro ha la mia stesse misure. Vorrei entrare nel Guinness Book of Record"
I medici, in numerose occasioni, hanno proposto a Cabrera di operarsi per ridurre i 48 centimetri e mezzo del suo pene. Un'operazione che migliorerebbe di molto la sua qualità di vita e che forse gli consentirebbe di avere anche una vita sessuale. Ma lui si è sempre rifiutato di andare sotto i ferri.
"'Sono felice del mio pene - ha dichiarato l'uomo - so che nessun altro ha la mia stesse misure. Vorrei entrare nel Guinness Book of Record, ma non intendono riconoscerlo''.
I problemi causati da questo handicap però sono tanti e gravi: dalle continue infezioni delle vie urinarie, al costante avvolgimento del membro in una garza per evitare irritazioni. Senza dimenticare i problemi di mobilità.
E poi c'è anche il problema del lavoro: ''Non posso indossare l'uniforme né piegarmi sulle ginocchia, non possono camminare velocemente, i datori di lavoro hanno una cattiva opinione di me''.
Così Cabrera vive di un sussidio che gli passa il Governo. Nonostante l'opinione dei medici l'uomo ritiene di poter vivere la sua vita anche con il suo handicap: "''Vorrei tornare negli Stati Uniti - dice - e vivere lì. Non sono preoccupato, ci sono molte donne. Una di loro sarà della misura giusta per me. Vorrei fare il pornostar, e guadagnare tanti soldi. E poi la gente laggiù non è come qui in Messico. Sono più liberali, non gli importa di cosa ho nei pantaloni''.