Il Ticino è una piattaforma di sperimentazione, dice ancora Barone. “Forse per la prima volta è il banco di prova di un progetto di respiro nazionale e internazionale. Tra l’altro, parlando del nostro cantone, uno dei problemi con cui si trovano confrontati i taxisti ticinesi è la concorrenza sleale dei taxisti italiani che fanno corse in Ticino. Chi aderisce al nostro progetto potrà continuare a praticare la propria tariffa attuale. Sono taxisti indipendenti, con licenza ufficiale, e possono decidere se accettare la chiamata o privilegiare altri clienti. Ma se accettano le chiamate provenienti dalla nostra applicazione devono lavorare alle nostre tariffe. Credo nella tecnologia a supporto delle imprese e la nostra applicazione non fa che migliorare un servizio già esistente grazie a una tecnologia di alto livello e renderlo fruibile ad un’ampia fascia di persone. Sia chiaro: non siamo una compagnia di taxi, mettiamo semplicemente a disposizione dei professionisti un sistema che ha l’obiettivo di trasformare i clienti da occasionali a regolari”.