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Cronaca
02.09.2018 - 17:280

"Noi che questa è la nostra terra... Salviamo Bassa". L'accorato appello contro le ruspe

Alcuni lettori ci invitano a pubblicare il loro appello per salvare quella che ritengono essere un’oasi naturale a cavallo tra Grigioni e Ticino

Alcuni lettori ci invitano a pubblicare il loro appello per salvare quella che ritengono essere un’oasi naturale a cavallo tra Grigioni e Ticino, lungo il corso della Moesa. Per difendere il loro territorio da un progetto che lo comprometterebbe hanno anche creato una pagina su Facebook: “Salviamo Bassa”.

 

IL TESTO DELL’APPELLO

 

Noi che questa è la nostra terra quotidiana... Sulla sponda sinistra della Moesa, denominata Bassa, oltrepassando i ponti sull’autostrada e sul fiume a San Vittore e Lumino, con a nord il sentiero che giunge da Roveredo e a sud il passaggio che ti porta ad Arbedo.

 

Un’oasi di pace e natura dove durante la bella stagione vedi passare famiglie con bambini, a piedi o in bicicletta, anziani che passeggiano tranquilli e cani scorrazzare felici. Ci sono i frequentatori fissi e ci sono gli avventori estemporanei.

 

All’imbocco del ponte di San Vittore c’è il “Carrozon del Tuto” all’ombra di quello che resta dell’antico bosco che è stato annientato per far posto al semisvincolo e al centro di controllo per i camion.

 

Arrivando al ponte di Lumino ci si imbatte nel “Grotto Bassa”, con i suoi tavoli situati al fresco sotto le fronde. Durante i mesi invernali restiamo noi e qualche fedelissimo di questa passeggiata “incantata”.

 

Poi, a inizio luglio, un giorno, all’improvviso, veniamo informati che Bassa verrà disboscata, dissodata e devastata.

Questa terra, spicchio di un’agricoltura non ancora industrializzata che vede scorrere le nostre giornate in compagnia degli animali con cui condividiamo la vita, verrà trasfigurata e trasformata in un progetto di compenso ecologico, Strada Nazionale N13 / Settore GR-A, Tratta Bellinzona Nord – Roveredo GR, EP27 Castione – Roveredo, che definiscono “rinaturazione”.

 

Ma rinaturare cosa, se la natura qui è regina? Informano che picchettano le zone che occuperanno. Informano che fette di territorio verranno espropriate. Informano che il progetto è in pubblicazione. Informano con toni perentori senza spiegare alcunché. Informazione disinformata!

 

Noi ci opponiamo e ci batteremo per salvare questa terra. Questa terra che nei secoli è restata intatta, i cui argini del fiume e le golene hanno seguito un’evoluzione naturale in armonia con animali selvatici e una presenza non invasiva dell’uomo. Questa terra è un patrimonio della comunità. Salviamo Bassa!

 

Paola Casagrande

Susanna, Angela e Sepp Berni

Claudio Gemetti

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