Secondo il biologo marino Audun Rikardsen è "probabile che dietro vi sia la Marina militare russa, che ha una base a circa 400 chilometri dall'isola di Ingøya"
NORVEGIA – Giovedì scorso, nel mare tra le isole Rolvsøya e Ingøya nel nord della Norvegia, un gruppo di pescatori norvegesi si è imbattuto in un beluga con indosso una strana imbracatura con tanto di supporto per una telecamera. Nessuna apparecchiatura, però, è stata ritrovata sul mammifero.
Sull'imbracatura del cetaceo figurava la scritta: "Equipaggiamento di San Pietroburgo". Alcuni esperti ipotizzano che sia stata addestrato dalle forze armate del Cremlino per scopi e motivi ancora sconosciuti. Secondo il biologo marino Audun Rikardsen è "probabile che dietro vi sia la Marina militare russa, che ha una base a circa 400 chilometri dall'isola di Ingøya".
"Una collega russa – continua l'uomo alla Bbc – mi ha confidato che loro non fanno esperimenti di questo tipi, ma che la Marina militare russa ha catturato e addestrato per alcuni anni questi animali".
Un gruppo di pescatori norvegesi ha intercettato un beluga con una strana imbracatura, apparentemente adatta al trasporto di una videocamera o di un'arma ma - al momento dell'avvistamento - priva di apparecchiatura. Una delle ipotesi formulate è che il beluga sia sfuggito dalla base russa di Murmansk, a circa 415 chilometri dal punto in cui è stato intercettato (al largo del Finnmark, nel nord del Paese, al confine con la Russia). Secondo quanto riferito dai media locali, sull'attrezzatura c'era scritto "Equipaggiamento di San Pietroburgo".