La profezia di Gordon James Gianninoto non si basa su studi scientifici, ma lui è convinto: "Nibiru raggiungerà la distanza minima dal nostro pianeta"
STATI UNITI – "Tra sette settimane arriverà il giorno del giudizio". Parola di Gordon James Gianninoto. E chi è?, vi stareste chiedendo tutti. Gianninoto ha fatto il suo ingresso trionfale sulla scena internazionale dei complottisti dell'apocalisse alla radio Coast to Coast Am, che ha sede negli Stati Uniti.
Pescatore e speaker radiofonico di professione, Gordon James Gianninoto si diletta a elaborare teorie sulla fine del mondo, senza alcuna dimostrazione scientifica. Il 29 maggio nel suo programma ha pronosticato la fine del mondo per "lunedì 17 giugno".
Il complottista ha fatto del Nibiru, o Pianeta X, il suo argomento di specializzazione. Ma anziché pronosticare devastanti impatti spaziali che spezzerebbero la Terra a metà, come causa per la nostra fine preferisce la teoria dei passaggi ravvicinati con influssi a distanza. Per farla breve, Gianninoto prevede che "Nibiru raggiungerà una distanza minima dal nostro pianeta di 24 milioni di chilometri". Distanza, questa, enormemente più grande della Terra e che comporterà "una serie di inevitabili alterazioni gravitazionali e magnetiche, che avranno come conseguenza l'inversione del polo nord con il polo sud". Secondo i calcoli dell'uomo, "solo un decimo dell'attuale popolazione globale" sarà capace di sopravvivere alla fine del mondo.
Ma attenzione. Secondo lo pseudo studioso americano c'è un modo per salvarsi dall'apocalisse da lui annunciata. Quale? "Pentirsi e donare i propri beni terreni". A chi? "A Gianninoto, naturalmente". Ovviamente, alla base delle sue affermazioni non esiste nessuna prova scientifica.
L’unica cosa che trova d’accordo scienziati e studiosi è che effettivamente esisterebbe un altro pianeta ancora sconosciuto ai confini del sistema solare, ma non esiste prova che sia in viaggio verso la Terra.