“Cantine Aperte”, per la prima volta suddivisa in due week end (sabato e domenica nel Sottoceneri, il prossimo nel Sopraceneri) è stato un successo nonostante gli acquazzoni e il tempo uggioso
MENDRISIO - “Cantine Aperte”, per la prima volta suddivisa in due week end (sabato e domenica nel Sottoceneri, il prossimo nel Sopraceneri) è stato un successo nonostante gli acquazzoni e il tempo uggioso.
Chi ha visitato le molte aziende che hanno aperto le porte, organizzando degustazioni accompagnate da pranzi o stuzzichini a base di prodotti del territorio ha potuto incontrare alcuni tra i principali protagonisti dell’enologia ticinese.
Da Uberto Valsangiacomo, presidente di TicinoWine, l’associazione organizzatrice dell’evento, che ha presentato il suo nuovo Mattirolo rosé e l’edizione del 50enario dello storico Ariete, fino a Fredy De Martin, enologo delle cantine Gialdi e Brivio, che collabora anche alla vinificazione delle etichette firmate dal celebre sommelier Paolo Basso (c’era anche lui a Mendrisio) che ha dedicato i suoi vini alla figlia Chiara.
Passando poi, salendo sulle colline di Stabio, per la magnifica tenuta di Monticello, dove i vini sono quelli della Cantina Sociale di Mendrisio e la parte gastronomica era curata da Gioventù Rurale del Mendrisiotto, con lo staff capitanato da Christian Camponovo.
Alle pendici della collina, tappa obbligata alla tenuta Luigina, di Fabio Bruni ed Ettore Biraghi, che produce poche etichette ma di alta qualità, compresi un bianco e un rosso affinati in grandi anfore, il Centoquindici e la Quartessenza…
Ma i produttori da… degustare… erano molti, ognuno con il suo stile e le sue scelte di lavorazione, a comporre quel mosaico di sapori, di colori e di profumi che è il mondo del vino ticinese.
Madrina dell’evento, Rosy Nervi, volto e voce della RSI, accompagnata per l’occasione dall’amico e collega Flavio Sala (nella foto di copertina con Uberto Valsangiacomo).