WASHINGTON - Donald Trump contro i transgender: l'Amministrazione americana chiede alla Corte Suprema di legalizzare la possibilità di licenziarli. E questo perché il Civil Rights Act, la legge Usa sui diritti civili, non li tutela: la legge, varata nel 1964, vieta infatti la discriminazione sul posto di lavoro in base al "sesso biologico" e non a quello che si vuole acquisire.
Le polemiche sull’iniziativa di Trump non si sono fatte attendere. Le organizzazioni a tutela dei diritti dei gay hanno gridato allo scandalo.
“La gente non realizza che la posta in gioco è elevata e va al di là delle comunità trans e LGB, perché riguarda ogni persona che si scosta dagli stereotipi sessuali" ha commentato l'American Civil Liberties Union.
Critiche che comunque non sembrano in grado di far indietreggiare l'Amministrazione americana, che vede nella Corte Suprema a maggioranza conservatrice una chance per 'riscrivere' molte delle sentenze storiche, dall'aborto ai diritti per i gay.
In ottobre la Corte esaminerà il caso che ha sollevato il tema: quello di Aimee Stephens, che ha iniziato a lavorare in una società di pompe funebri nel 2007 come uomo e che poi, sei anni dopo, ha annunciato al suo datore di lavoro di voler diventare donna. Una transizione che ha causato il suo licenziamento. L'amministrazione Trump si è schierata con la società di pompe funebri.