CRONACA
Povero Diavolo! L'inizio da incubo del Milan: mai così male da 81 anni. Sciarini: "A Giampaolo va data ancora qualche partita di fiducia"
Intervista al caporedattore sport di TeleTicino, da sempre tifoso rossonero: "Siamo ostaggi di giocatori mediocri e non all'altezza. Ed Elliot dimostri vicinanza"

MILANO – È notte fonda in casa Milan. I rossoneri non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel. Ieri sera, a San Siro contro la Fiorentina, Piatek e compagni hanno rimediato la quarta sconfitta in sei partite. Un ruolino di marcia imbarazzante per un club come il Milan, ora affidato a Giampaolo. Per trovare un inizio così difficoltoso bisogna risalire alla stagione 1938-1939: ben 81 anni che il "Diavolo" non iniziava così male un campionato di Serie A.

E proprio l’ex allenatore della Sampdoria è uno dei più criticati. Dopo la sconfitta di ieri sembrava inevitabile l’esonero, ma Paolo Maldini – attuale direttore tecnico dell’AC Milan – ci ha messo la faccia con i giornalisti e ha difeso l’allenatore spiegando che “è giusto concedergli tempo”. Ma se la storia tra Giampaolo e il Milan sembra destinata a continuare almeno per le prossime partite, altrettanto non si può dire della pazienza dei supporter rossoneri, che ieri hanno abbandonato la curva prima del fischio finale inondando la squadra di fischi.

Tra i tifosi spazientiti e demoralizzati da questo avvio di stagione dei rossoneri c’è Luca Sciarini, caporedattore sport di TeleTicino. “L’origine del male parte da lontano: ovvero da quando Berlusconi non voleva più investire e obbligava Galliani a fare dei mercati a parametro zero. Lì si è iniziato a indebolire la squadra, poi c’è stata la mazzata di due anni fa con la coppia Fassone-Mirabelli che ha speso 240 milioni comprando giocatori assolutamente non all’altezza e a cui sono stati fatti contratti onerosi. Siamo ostaggi di questi giocatori mediocri che nessuno vuole”.

“La coppia di milanisti Maldini-Boban – continua Sciarini – è presto per valutarla visto che i nuovi giocatori hanno giocato poco finora. Leao sembra veramente un bravo giocatore e speriamo che in futuro possa ritagliarsi uno spazio importante”.

Ma Giampaolo va esonerato o gli va accordata ulteriore fiducia? “Giampaolo non si può cacciare ora, bisogna dargli ancora due o tre partite per vedere se riesce a svoltare, magari inserendo qualche nuovo... Finora però è una grande delusione e lo vedo in difficoltà...”.

Ma la società è esente da colpe? “No, nessuno è esente da colpe. Sono loro ad aver scelto Giampaolo ed essendo una loro scelta le responsabilità sono da condividere. Ma da qui a dire che è una scelta fallimentare è davvero ancora troppo presto. È chiaro che ci sono due giocatori come Paquetà e Piatek che non stanno rendendo come dovrebbero o come ci si aspettava. Dovevano essere delle certezze e invece non lo sono. È chiaro che tutto si complica”.

Secondo Sciarini, per risollevarsi "bisogna far capire alla gente e ai tifosi che c’è comunque dietro una società. Purtroppo Elliot è un fondo di investimento: da una parte ci ha salvato dal punto di vista economico, dall’altra per ora non sta dimostrando attaccamento. E la gente ha bisogno chiarezza...”.

Abbiamo chiesto a Sciarini chi sceglierebbe nel caso di un eventuale cambio di allenatore. “Direi Spalletti perché conosce Milano, conosce l’ambiente e sa utilizzare al meglio il materiale a sua disposizione”.

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