CRONACA
Inferno a Beirut: due esplosioni causano cinquanta morti e migliaia di feriti. "Sembrava Hiroshima"
Nelle esplosioni è rimasta leggermente ferita anche l'ambasciatrice svizzera. Il governatore: "Disastro senza precedenti"

BEIRUT – Apocalisse a Beirut, in Libano. Nel tardo pomeriggio di oggi si sono verificate due potenti esplosioni nella capitale libanese, nella zona del porto. Esplosioni che hanno causato – stando a un primo bilancio – almeno 50 morti e oltre duemila feriti. Il bilancio è destinato a peggiorare nelle prossime ore. Si cercano persone sotto le macerie. Secondo fonti della sicurezza interna, le esplosioni potrebbero essere legate a "materiali esplosivi confiscati". 

Il governatore di Beirut, Marwan Aboud, ha definito le esplosioni di Beirut "un disastro nazionale senza precedenti. Beirut è una città distrutta. Sembra Hiroshima". Tra i dispersi – ha affermato il governatore – "ci sarebbero anche diversi vigili del fuoco". Il premier libanese Hassan Diab ha dichiarato che domani sarà una giornata di lutto nazionale per le vittime della potente esplosione che ha sconvolto Beirut. Lo riferisce l'agenzia di stato libanese.

Il DFAE ha fatto sapere che "anche l'ambasciatrice svizzera Monika Schmutz è rimasta leggermente ferita nelle esplosioni avvenute oggi".

 

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