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Cronaca
30.11.2021 - 11:420

"Riunione di giornalismo"

Questa sera a Matrioska dibattito sul ruolo della stampa: dalla pandemia al caso dell'ex funzionario del DSS. Ecco gli ospiti

MELIDE - Infodemia. Fake news. Libertà d’opinione. Sono tre elementi con i quali i giornalisti di tutto il mondo sono confrontati giornalmente  dall’inizio della pandemia da Covid-19. Elementi che spesso e volentieri si trasformano in capi d’accusa al mondo dell’informazione da parte della politica e dell’opinione pubblica.

In Svizzera la recente votazione sulla legge Covid, ha amplificato il dibattito e le polemiche anche sul ruolo chiave della stampa nel racconto di questa crisi. Tante le domande sul tavolo. I media devono dare spazio ai medici no vax e a coloro che esprimono posizioni apertamente negazioniste e anti-scientifiche? I giornalisti stanno esercitando un adeguato spirito critico verso il Governo e gli specialisti? Qual è il confine tra libertà d’opinione e fake news?

Su quest’ultimo punto, l’UDC è entrata in aperta polemica con la RSI, a seguito del dibattito sulla legge Covid e, soprattutto, dopo che la radiotelevisione svizzera ha pubblicato sul proprio sito internet un fact cheking, all’indomani del confronto televisivo, dove venivano smentite alcune affermazioni fatte dal fronte referendista.

Ma la stampa ticinese è finita nell’occhio della critica, anche per i risvolti di due casi di cronaca, che si sono casualmente incrociati creando un cortocircuito. Da un lato l’inchiesta di Falò dedicata all’ex funzionario del DSS, che ha riportato alla ribalta la vicenda, dall’altro l’arresto di un noto parroco del luganese per reati finanziari. Il fatto che il nome del prelato sia stato sbattuto in prima pagina, al contrario di quanto avvenuto con l’ex dipendente pubblico, ha suscitato alcune reazioni indignate. E la distinzione legale, che pure esiste nel trattare deontologicamente i due casi, pare entrare in contrasto con la logica e il buonsenso di parte della popolazione. Su questa vicenda un altro punto delicato che crea un effetto contraddittorio, riguarda il fatto che il nome di chi è stato condannato in via definitiva non venga fatto, mentre i nomi dei superiori dell’ex funzionario, estranei all’inchiesta penale, siano ormai di dominio pubblico. 

Non da ultimo, anche il caso dell’ex Macello ha creato diverse polemiche che hanno per protagonisti i giornalisti. Dal difficile rapporto tra stampa e autogestiti, all’accusa di aver sottoposto alla gogna meditatica il Municipio prima che i fatti siano accertati dal Ministero pubbblico. Con un ultimo episodio, la scorsa settimana, che ha toccato la municipale Karin Valenzano Rossi, passata nel giro di un paio d’ore da “imputata” a “scagionata”, a seconda delle informazioni comunicate dalle parti contendenti.

“Riunione di giornalismo” è il titolo della puntata in onda questa sera su TeleTicino a partire dalle 19.30. Ospiti di Marco Bazzi saranno il direttore di TeleTicino Sacha Dalcol, il responsabile dell’attualità regionale della RSI Christian Romelli, il vicedirettore del Corriere del Ticino Gianni Righinetti, il caposervizio Cantone della Regione Generoso Chiaradonna, il direttore dei corsi di giornalismo e di naufraghi.ch Aldo Sofia.

Eccezionalmente, a partire dalle 19.30, sarà possibile per i telespettatori interagire con la trasmissione inviando un messaggio al numero Whatsapp 079/500.43.50

Appuntamento per questa sera su TeleTicino. 

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