MELIDE - Vaccinati e guariti: gli altri…fuori. In sintesi 2G. Un formula mutuata dal tedesco (le due G stanno per geimpft, vaccinato, e genesen, guarito) che da venerdì è entrata di diritto nel vocabolario della crisi pandemica in Svizzera.
Il Consiglio Federale ha infatti concesso agli organizzatori di eventi e ai proprietari di locali pubblici, di poterne fare uso. L’applicazione del 2G consente, negli spazi chiusi, di rinunciare all’obbligo d’indossare la mascherina e a quello di consumare seduti ai tavoli. Anche tutte le altre aziende hanno la facoltà di poterlo introdurre.
Il Governo ha deciso di introdurre questa regola in maniera molto soft. In Austria, Germania e Italia (dove viene chiamata super green pass) il 2G è già una prassi obbligatoria e generalizzata. La Svizzera ha per contro decisa d’introdurla dal basso, su richiesta. Una scelta salutata positivamente da taluni, come atto che si inserisce nel solco della libertà economica e della responsabilità individuale, ma criticata da altri, poiché si accusa lo Stato di scaricare su privati ed enti locali una delicata decisione di salute pubblica.
Intanto, in Ticino, si è già cominciato a farne uso. È il caso del Municipio di Bellinzona, che per primo ha introdotto il 2G negli spazi chiusi del villaggio natalizio. Anche diversi bar e ristoranti sono pronti a fare il passo o lo hanno già fatto, come il ristorante Montalbano di Stabio. Ma al di là delle iniziative dei singoli, è ipotizzabile che quello del Consiglio Federale sia solo il primo passo e che, nelle prossime settimane, il 2G potrebbe diventare un obbligo generalizzato.
Comunque la si pensi, la nuova misura scava ulteriormente il fossato tra vax, no vax e free vax. La possibile esclusione dalla vita sociale di chi fino ad oggi ha fatto ricorso ai test, rappresenta un’importante limitazione della libertà individuale per una fetta cospicua della popolazione. A questo si somma la stretta sulla politica dei tamponi, la cui validità è stata accorciata (da 48 a 24 ore per gli antigienici, da 72 a 48 per i PCR). E il ritorno alla gratuità non è ancora stata decisa dalla Camere federali.
In tutto questo il morso della pandemia si fa sempre più forte, soprattutto nella Svizzera centrale. Diverse strutture ospedaliere sono al collasso e nel Canton Argovia si è registrato il primo caso di triage: un paziente, malato di Covid e di tumore, non ha avuto accesso alle cure intensive. Un morso che attanaglia la Svizzera ma anche parte dell’Europa, tanto che parlare di vaccinazione obbligatoria non è più tabù. Alcune nazioni, come l’Austria, hanno già annunciato la decisione, mentre la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha lanciato il dibattito: “Dobbiamo discutere di questa ipotesi”.
“Natale a 2G?” è il titolo della puntata di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino a partire dalle 19.30. Ospiti di Marco Bazzi saranno il dottor Roberto Ostinelli, il responsabile dell’ambulatorio delle visite urgenti alla Clinica Sant’Anna Marco Toderi, il deputato UDC Tiziano Galeazzi, il presidente del PPD di Lugano Paolo Beltraminelli, il CEO di Sapori Ticino Dany Stauffacher.
Appuntamento per questa sera alle 19.30 su TeleTicino.