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Cronaca
25.11.2022 - 12:010

Il fact-checking delle Polizie comunali: "Non è vero che siamo troppi e scoordinati"

Il dettagliato rapporto dell'Associazione delle polizie comunali ticinesi. Manca davvero una direzione unica? No, ed ecco perché...

BELLINZONA – Preoccupazione. È il sentimento espresso dal’Associazione delle Polizie Comunali Ticinesi (APCTi), che in una nota stampa mette le mani avanti su quella che considera una “nuova accelerazione” relativa al progetto di “Polizia unica”. “A tale proposito, APCTi ribadisce fermamente la propria posizione, più volte espressa in passato, di contrarietà e rifiuto di questo progetto – si legge nella nota -. Contrariamente ai messaggi fuorvianti e disallineati dalla realtà politica e sociale del nostro Cantone, che si vorrebbero diffondere e che vedrebbero un non meglio precisato “campanilismo” in seno alle Polizie Comunali, si tratta qui invece di difendere un approccio di polizia moderno ed efficiente, che in questi anni più e più volte ha già dimostrato la sua efficacia: la Polizia di Prossimità, di cui le Polizie Comunali sono i principali attori”.

In particolare, prosegue la nota, “restiamo particolarmente sorpresi di constatare come taluni abbiano voluto trascinare una così importante e delicata questione nella logica della campagna elettorale, nel cui ambito gli obiettivi dei differenti candidati rischiano di essere più elettivi che risolutivi delle grandi e complesse problematiche del Cantone e per cui non è possibile quindi garantire una visione ed un approccio sufficientemente oggettivo e professionale al tema. Inoltre, una volta di più, si deplora che non si voglia aspettare l’esito del rapporto dello speciale gruppo di lavoro “Polizia Ticinese”, voluto dal Cantone al fine di meglio coordinare l’attività delle Polizie, ridefinendo e chiarendo competenze e compiti delle stesse e il cui esito, per bocca dello stesso Segretario Generale, rappresenterebbe una valida ed efficiente alternativa alla Polizia unica, ma soprattutto condivisa dalle parti coinvolte”.

L’Associazione ricorda infine “gli importanti sforzi economici fin qui profusi dai Comuni al fine di garantire la realizzazione organizzativa e l’acquisizione di mezzi ed effettivi così previsti dall’attuale Legge Cantonale, che con un progetto come quello che si vorrebbe imporre al popolo ticinese, verrebbero così vanificati. La capacità di decidere sulla sicurezza del proprio territorio rappresenta inoltre un elemento cardine dell’autonomia comunale, che permette al Comune di intervenire in modo veloce, diretto e risolutivo, rispettivamente con la necessaria vicinanza al cittadino, per garantire i presupposti oggettivi di una sana crescita sociale ed economica dello stesso. Al fine quindi di permettere ad ognuno di formarsi una libera opinione, basata questa volta non certo su interpretazioni o idee personali, bensì su fatti concreti, circostanziati ed argomentati supportati anche da un’ampia letteratura in proposito, l’APCTi informa di aver allestito un nuovo documento sul tema della Polizia di Prossimità dal titolo: Alla prova dei fatti”. Obiettivo: “Affrontare e controbattere le pretestuose motivazioni sin qui portate a sostegno del modello di Polizia unica”. In questo ambito è prevista anche una serata informativa all’attenzione dei Municipi, i cui dettagli verranno precisati nei prossimi giorni.

Nel documento, l'Associazione delle polizie comunali ticinesi ha risposto a una sorta di botta-risposta che proponiamo nei punti salienti. 

In Ticino c'è il numero più alto di agenti di polizia di tutta la Svizzera?

"In Ticino non c'è affatto il numero più alto. Infatti, secondo la statistica della Conferenza delle e dei comandanti delle polizie cantonali del 2022, il maggior numero di agenti di polizia Pol I-IV della Svizzera appartiene al Canton Zurigo. Seguono Berna, Vaud e Ginevra. Il Ticino è al quinto posto con 1'164 agenti di polizia".

 In Ticino ci sono molti agenti perché manca una direzione/strategia unica?

"Il vocabolo "molti"quantifica soggettivamente il numero di agente e non è vero che manca una direzione e strategia unica; è vero il contrario. (...). Abbiamo visto che il Ticino, per numero assoluto di agenti, è al quinto posto nel confronto con i cantoni svizzeri. In rapporto alla popolazione, nel 2022, è il cantone con il tasso più elevato di agenti di polizia, con 333.2 agenti ogni 100mila abitanti, ossia l'equivalente di 1 agente ogni 301 abitanti".

Manca davvero una "direzione unica"?

C'è stato un grande sforzo generale per far crescere gli effettivi di polizia in Ticino. E l'attuale situazione non è stata raggiunta perché manca una direzione e strategia unica. Al contrario, è proprio a causa di una direzione e strategia, attivata in particolare negli ultimi dieci anni, che in Ticino è aumentato il numero assoluto e relativo di agenti di polizia, come peraltro a livello svizzero e in pressoché tutti i Cantoni".

C'è dispersione di forza, ci sono dei doppioni?

"L'affermazione è astratta e aspecifica. Non è chiaro che cosa s'intenda con 'dispersione di forza' e con 'doppioni', a quali contesti specifici si riferiscano tali idee. Servirebbero esempi fattuali. Ciononostante, è interessante parlarne".

Collazione pattuglie giornaliere in Ticino, che è soprattutto concentrata nelle ore diurne. Non è che rimangono scoperte le ore notturne o i weekend?

"L'affermazione è interessante e viene esaminata. (...). Di che cosa si tratta? L'essenza di tale sistema consiste in questo: la maggior parte degli agenti deve essere messa in servizio quando (e dove) la più alta frequenza di attività è richiesta. Questo sistema non è facile e farebbe venire il mal di testa a diversi pianificatori".

Quanti Cantoni hanno davvero una polizia unica? E con quale logica?

"Su 26 Cantoni, 16 possiedono una sola polizia cantonale e 10 hanno un sistema di polizia a due livelli, ossia con una polizia cantonale e con le polizie comunali. Questa situazione di maggioranza (61%) sembrerebbe sott'intendere che una polizia unica cantonale abbia un senso a priori nei Cantoni svizzeri, ma è bene ricordare che, in Svizzera, grosso modo la metà dei cantoni ha una popolazione assai ridotta e territorio assai piccoli. Questi due fattori hanno un certo peso sulla scelta di una polizia a due livello o meno".

La prossimità è uguale dappertutto?

"Non proprio, perché la polizia di prossimità non si concretizza in maniera uguale dappertutto. I principi della polizia di prossimità sono invariabili, ma si realizza in maniera diversa a dipendenza del contesto e del luogo. La strategia della polizia di prossimità e, meglio, la sua applicazione, deve adattarsi ai bisogni del posto e delle persone e questi possono essere diversi in una località rispetto ad un'altra".

Quanti nuovi assistenti di polizia dovrebbero assumere i comuni ticinesi, se il modello della polizia di Neuchatel fosse applicato in Ticino?

"Gli agenti di polizia in Ticino sono 1'164, di cui 699 della polizia cantonale e 465 delle polizie comunali. La sostituzione degli agenti di polizia comunale con gli assistenti di polizia causerebbe verosimilmente un aumento impressionante degli effettivi e dei costi globali del personale dedicato alla sicurezza a livello ticinese".

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