CRONACA
L’Orologio dell'Apocalisse suona l’allarme per l’umanità: “Siamo a 90 secondi dalla mezzanotte. Ovvero la catastrofe"
Il Bollettino degli scienziati atomici: con la guerra in Ucraina e l'accentuarsi dei timori di una tragedia nucleare, le lancette del “Doomsday Clock” sono state portate avanti di 10 secondi rispetto al 2022. La fine del mondo è vicina come non mai

“A che ora è la fine del mondo?” Non è il titolo della celebre canzone di Ligabue, pure evocativa, ma il quesito che gli scienziati atomici cercano di scandagliare nel loro Bollettino annuale, monitorando i pericoli di un olocausto nucleare, e non solo. Per la prima volta il comunicato stampa è stato pubblicato, oltre che in inglese, anche in russo e ucraino, nel tentativo di far arrivare il monito alle direttamente coinvolte. Con le lancette portate in avanti di 10 secondi rispetto a un anno fa, la fine non è mai stata così vicina secondo l’Orologio dell'Apocalisse, neanche nel 2020 con la pandemia.   

Creato dalla Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago nel 1947, durante la Guerra Fredda, il “Doomsday Clock” è un orologio metaforico che scandisce il tempo che l'umanità ha davanti a sé per evitare una catastrofe, dovuta alle armi nucleari o ai cambiamenti climatici, e viene aggiornato ogni anno. Il pericolo viene quantificato con la distanza temporale dalla mezzanotte, momento che segna appunto la fine del mondo.

In piena guerra fredda l'orologio fu impostato alle 23.57, a tre minuti dalla mezzanotte. Dal 2007 a questa parte qualsiasi evento minaccioso per l'umanità fa andare avanti la lancetta dell'orologio virtuale. Negli ultimi anni sono stati sopratutto gli accadimenti legati al cambiamento climatico a far scorrere il cronometro.  La massima vicinanza alla mezzanotte è stata toccata dal 2020, annus horribilis della pandemia Covid, quando per la prima volta la lancetta di minuti ha superato i 58. Ma nel 2022 la guerra in Ucraina ha spunto sull'acceleratore del tempo, riportando peraltro in auge il pericolo atomico. E allora ecco che altri 10 secondi di vita sono stati sottratti all'umanità. La distanza maggiore è stata di 17 minuti, negli anni successivi la caduta del muro di Berlino e la fine della logica dei blocchi. 

A decidere come spostare le lancette, a gennaio di ogni anno, è la Science and Security Board. Siamo a soli 90 secondi alla mezzanotte: "Viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l'Orologio dell'Apocalisse riflette questa realtà", afferma Rachel Bronson, il numero uno del Bullettin of Atomic Scientists. L'avvicinarsi dell'Armageddon è imputabile "in gran parte, ma non solo, all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e al rischio crescente di un'escalation nucleare", afferma.

“L’Orologio dell'Apocalisse suona l'allarme per tutta l'umanità”, così Mary Robinson, ex alto commissario dell'Onu per i diritti umani. “Siamo sull'orlo del precipizio, ma i nostri leader non agiscono ad una velocità sufficiente per assicurare un pianeta in pace e vivibile", denuncia. Le fa eco l'ex segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon: "Siamo vicini alla mezzanotte e questo mostra come il mondo è divenuto più pericoloso sulla scia della pandemia, del clima e della guerra in Ucraina”.

Al conflitto alle porte dell'Europa si aggiungono altri eventi. Ci sono il programma nucleare iraniano, gli sforzi della Nord Corea per l'atomica, l'espansione del programma missilistico cinese con le minacce conseguenti per la regione, oltre agli arsenali nucleari di India e Pakistan.

"Il governo americano, i suoi alleati della Nato e l'Ucraina hanno molteplici canali di dialogo. Chiediamo ai leader di esplorarli, così da poter spostare le lancette indietro e rallentare la catastrofe”, ha aggiunto Bronson, lasciando in conclusione uno spiraglio di speranza: “La buona notizia è che proprio perché è stato l'uomo a creare queste minacce, è anche in grado di ridurle”.

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