Lo schianto ripreso in un video. La vittima aveva 43 anni. Trenta bambini sotto shock, due feriti in codice giallo
LOMAZZO (COMO) – Una giornata che doveva essere di festa si è trasformata in una tragedia. Lunedì 19 maggio, intorno alle 16.20, un pullman scolastico carico di bambini si è schiantato contro un camion all’interno della galleria di Lomazzo, lungo la Pedemontana Lombarda (A36). A bordo del mezzo c'erano 30 alunni dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci di Azzate, plesso di Cazzago Brabbia (Varese), in gita.
L’impatto è stato violentissimo. A perdere la vita è stata Domenica Russo, 43 anni, maestra e accompagnatrice, deceduta praticamente sul colpo, mentre si trovava accanto all’autista, ora ricoverato in codice rosso. Due bambini sono rimasti feriti e trasportati in codice giallo agli ospedali di Sant’Anna di Como e San Gerardo di Monza. Gli altri piccoli passeggeri, tutti illesi fisicamente, sono stati comunque sotto shock, tra pianti, urla e paura.
Il video dell’incidente mostra gli istanti drammatici in cui il pullman bianco, per cause ancora da chiarire, non frena e si schianta contro il Tir che lo precede. Si ipotizza un guasto ai freni o un malore improvviso dell’autista, ma le indagini sono ancora in corso. La galleria è stata chiusa e sul posto sono intervenuti in forze i soccorsi: sette ambulanze, elisoccorso, automediche, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Il secondo pullman, che viaggiava insieme alla comitiva, ha fatto regolarmente ritorno con il resto degli studenti, ignari della tragedia.
Addio a Domenica, la maestra dal sorriso contagioso
Domenica Russo, per tutti "Nika", era originaria di Napoli ma si era trasferita nel Varesotto per inseguire la sua passione: insegnare. Amata da colleghi, alunni e genitori, lascia una figlia, un compagno, e una comunità scolastica profondamente colpita. I social sono colmi di messaggi struggenti di amici e conoscenti: “Una presenza luminosa, una sorella di cuore, una maestra vera”.
Anche USB Scuola ha espresso dolore e rabbia: “Un’altra vittima del lavoro invisibile, non riconosciuto, carico di responsabilità. Domenica era lì per accompagnare i suoi alunni con entusiasmo e dedizione. Ora non c’è più”.
Resta il dolore, resta la domanda: come può una gita diventare un incubo? Mentre le indagini chiariranno le responsabilità, una comunità intera si stringe nel cordoglio per una donna che ha lasciato un segno profondo nella vita di tanti bambini.