Nella polemica per il documento anti-Lega circolato a Roma si inserisce anche una foto: "A Roma non ci sono andata e quella maglietta non è mia"
LUGANO - Ogni cantone conosce bene i suoi deputati alle Camere federali. Raramente si conoscono invece i rappresentanti degli altri cantoni. A meno che questi ultimi non si facciano notare per improvvisa popolarità dovuta a qualche iniziativa che riesce a sfondare i confini cantonali. È il caso della consigliera nazionale socialista Ada Marra. 39 anni, laurea in scienze politiche, inizia la sua carriera politica a Losanna per poi approdare in questa legislatura tra i banchi del PS a Berna.
In Ticino in molti ingoravano l'attività politica della deputata fino a quando le agenzie hanno battuto la notizia che, in occasione dell'incontro a Roma del Forum per il dialogo Italia-Svizzera, organismo del quale Marra fa parte, ai partecipanti è stato conseganto un dossier che riassume le prime pagine del Mattino della domenica contro la Penisola. Un documento al quale avrebbe contribuito l'avvocato Paolo Bernasconi dell'associazione BelTicino con la consigliera nazionale socialista.
Le cronache dicono che tra i presenti alla riunione romana l'imbarazzo era palpabile. Nel frattempo la Lega dei ticinesi ha colto la palla al balzo. Lorenzo Quadri e Giuliano Bignasca sono partiti alla carica. A cominciare dalle origine italiane della deputata, si chiedono a cosa serva il Forum di dialoglo, e denunciando il fatto che la consigliera nazionale ha usato la sua carica e i soldi dei contribuenti per attaccare la Lega.
Passano i giorni e nel web circola la foto di Ada Marra che indossa una maglietta della nazionale italiana e fa il segno della vittoria. Sulla bacheca Facebook Lorenzo Quadri scrive. "La compagna Ada Marra è quella che ha allestito il dossier di denuncia presentato nell'inutie scampagnata a Roma profumatamente pagata dal contribuente. E magari con questa mise (maglietta della nazionale italiana, ndr) è andata a Roma a rappresentare il nostro Paese?" si chiede il consigliere nazionale leghista.
"Ma quale scampagnata - replica la deputata socialista a Il Caffè - A Roma non sono proprio andata. Quindi i soldi pubblici non li hanno pesi per me. Quella foto risale a Eruo 2008 e mi è stata fatta durante un'intervista. E la maglia non era neppure mia".