POLITICA E POTERE
Sopracenerina, i conti in tasca a Daniele Lotti: quel maxi stipendio che fa discutere
Il leghista Robbiani interroga il Governo: "Un funzionario pubblico che guadagna più di un ministro?". Ma Lotti dirige la SES, che è una società privata quotata in borsa. E i salari nel settore son quelli

LOCARNO – Continua a far discutere il salario di Daniele Lotti, direttore della Società elettrica sopracenerina (SES) di Locarno. E il deputato leghista Massimiliano Robbiani, definendo Lotti “il funzionario più pagato del Ticino” interroga il Consiglio di Stato. Chiede al Governo se non giudica imbarazzante il suo stipendio, visto che, con l’acquisizione da parte dell’Azienda elettrica ticinese delle quote della SES in mano all’Alpiq, Lotti "è di fatto diventato un dipendente pubblico".

Lotti è già stato bersagliato sul Mattino proprio per il suo salario e ora la questione approda sul tavolo del Consiglio di Stato.

È normale che Lotti sia più pagato di un consigliere di Stato?, si chiedono Robbiani e la Lega, parlando un salario di 450'000 franchi all’anno.

Abbiamo fatto qualche verifica. Il salario di Daniele Lotti non è segreto: è desumibile dal rendiconto 2012 della Sopracenetina, a pagina 75. Il direttore della SES percepisce uno stipendio netto fisso di 228'600 franchi e uno variabile pari a 155'000, oltre a un contributo di 12'000 franchi. In tutto fa circa 395'000 franchi all’anno. Se poi si aggiungono gli oneri sociali e contributi pagati dalla SES si arriva a 450'000 franchi di costo aziendale.

Un salario da leccarsi i baffi, certo, ma in linea con quelli versati ai dirigenti delle società elettriche quotate in borsa.

All’interno della Sopracenerina c’è inoltre un comitato che si occupa di nomine e retribuzioni, e che che fissa i salari dei membri di direzione. Non è quindi Lotti che stabilisce il proprio stipendio. Inoltre, il passaggio delle azioni dall’Alpiq all’Azienda elettrica ticinese non è ancora avvenuto. Esiste solo, tra le parti, un accordo per realizzarlo. Quando la SES sarà totalmente in mano pubblica, evidentemente i nuovi azionisti rivaluteranno le singole posizioni dei quadri dirigenti, anche sul piano salariale.

“In un periodo congiunturale così disastroso, con persone in Ticino che neppure riescono a tirare a metà mese – scrive Robbiani nella sua interrogazione -, sentire parlare di certe cifre da capogiro, non fa certo bene alla credibilità del nostro sistema. Ricordo pure che il signor Lotti dovrebbe pure recepire circa 30 mila franchi (noccioline per lui) come Presidente dell’Ente Ospedaliero Cantonale”.

In effetti è così: in qualità di presidente dell’Ente ospedaliero, Lotti viene remunerato, come gli altri membri del Consiglio d’amministrazione.

emmebi

 

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