Sergio Savoia pubblica su Facebook la lettera di Caimi al Ministero pubblico e sul suo profilo si scatena la bagarre nei commenti. E, clamoroso, interviene pure Daniele Pronzini
BELLINZONA - Passano le ore e la bufera sul caso riguardante la segnalazione di Sergio Savoia al Ministero pubblico per violazione del segreto d'ufficio da parte di Carlo Luigi Caimi, presidente della Commissione d'inchiesta sulla Logistica, prende vigore. Fulmini e saette corrono per la rete. Questa volta la piazza virtuale è la pagina Facebook di Sergio Savoia.
L'ex membro della CPIL ha postato la copia della segnalazione firmata da Caimi con il titolo: "All'insegna della trasparenza totale, ecco la copia della denuncia". Nella lettera inviata al procuratore generale John Noseda, "nella veste di presidente" come scrive lo stesso Carlo Luigi Caimi, si legge che Savoia con le due interviste concesse a La Regione e a Teleticino, ha causato "grave nocumento alle attività di indagine in corso e senza richiedere alcuna autorizzazione alla Commissione".
Il dibattito poi si scatena in bagarre nei commenti al post di Savoia. Tra gli interventi citiamo quello del deputato e collega di partito di Caimi Armando Boneff che scrive: "Ti vanti di aver violato il segreto d'ufficio?" e aggiunge "Si fa del gossip su questioni marginali dimenticando la ragione della contesa. La legge non è un optional e proprio a garanzia del funzionamento del Parlamento (quindi nell'interesse dei cittadini) va rispettata. Non si è trattato di un "errore" per sbadataggine o per debolezza, ma se violazione c'è stata, di un atto compiuto deliberatamente contro gli interessi della commissione". Sergio Savoia risponde: "Non mi vanto di niente. Il segreto d'ufficio l'avrò violato quando il magistrato giudicante avrà emesso la sentenza. Mentre invece è fin d'ora chiaro chi ha ignorato le più elementari regole di collegialità e rispetto dei colleghi. Come ho già detto: contenti voi di averlo nel gruppo uno così...".
Ma la vera sorpresa è il commento di uno dei protagonisti delle vicende che hanno toccato la Sezione della Logistica: Daniele Pronzini, l'ex funzionario indagato dal Ministero pubblico e licenziato dal Consiglio di Stato. Pronzini scrive a Savoia: "Fare il martire non serve a nulla e nemmeno nessuno ti compatisce! hai voulto fare il brillante e farti pubblicità sfruttando il mezzo sbagliato e ora giusto che paghi!!! Chissà se avrai anche il coraggio di pubblicare la condanna!!!!!". Ed ecco la risposta di Savoia: "Il fatto che proprio tu intervenga qui a difesa di Caimi la dice lunga, anzi lunghissima. Grazie. Quod erat demonstrandum!"