Lorenza Pedrazzini Ghisla*
Giustificando la sua decisione di lasciare il sindacato di Locarno, Carla Speziali ha denunciato la politica dei personalismi e dei giochetti di potere. Voglio spezzare una lancia a favore del Municipio di Locarno che, nella sua nuova compagine, diversamente da quanto lasciato intendere in questi giorni da Carla Speziali, ha dimostrato di saper lavorare con serietà e professionalità per ridare all’amministrazione comunale trasparenza e procedure assolutamente rispettose delle leggi e dei regolamenti.
Oggi possiamo dire che a Locarno il “nuovo” Municipio si muove come una squadra, con giocatori capaci di lavorare assieme, che mettono in campo le proprie idee, cercando schemi e strategie condivise, coinvolgendo anche il Consiglio comunale e le sue Commissioni.
Carla Speziali fatica a convivere con questo modo di fare politica ? Possibile, anzi probabile, ma non certo perché espressione di personalismi e di giochetti di potere, che caratterizzavano semmai l'azione di passate compagini municipali, dove ho la sensazione che fra i membri dell’esecutivo ci fosse meno disponibilità e apertura nel confrontarsi sulla conduzione dei propri dicasteri (quello del Sindaco sproporzionatamente più “grosso” rispetto a quello degli altri Municipali), senza invasioni di campo che potessero mettere a rischio il fragile equilibrio del dare per avere che si era venuto a creare nel tempo.
Le nuove regole e i nuovi schemi di condivisione, adottati dal Municipio in carica, fondati sul confronto e nel cui processo decisionale c'è spazio per più di un protagonista e per più di un'idea, al nostro sindaco sembrerebbero non essere mai andati giù.
Umana solidarietà quindi per Carla Speziali a cui auguro ogni bene, ma nessun appoggio al politico che non ha capito che nel contesto attuale il confronto deve essere la regola e non l’eccezione e che il lavoro di squadra è fondamentale per il raggiungimento di obiettivi importanti.
Ma tant’è, auguro al Municipio di Locarno di poter continuare a lavorare con serenità e professionalità in un clima di condivisione e che il futuro sindaco sappia fungere da mediatore e collante (sia all’interno che verso l’esterno), anziché chiudersi a riccio alle prime difficoltà o incomprensioni.
*Consigliera comunale e Presidente Distretto PPD di Locarno