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Politica e Potere
30.10.2015 - 12:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Aggregazioni e Ente Regionale, i Sindaci del Luganese all’affondo: “Gobbi inopportuno. Allargare ancora i confini di Lugano non è fare il bene di Città e popolazione”

In una lettera aperta, i primi cittadini dei comuni confinanti con il Polo criticano le dichiarazioni del ministro: “Abbiamo il diritto costituzionale di sviluppare alternative al modello del PCA”

de i Sindaci dei Comuni confinanti con la Città di Lugano*

I Sindaci firmatari della presente lettera, prendono in questa sede posizione in merito alle dichiarazioni rese dall’on. Gobbi al Cdt lo scorso 22 ottobre in merito alle decisioni assunte nella recente Assemblea ERSL (Ente Regionale di Sviluppo del Luganese).

Noi rappresentiamo Comuni di innegabile importanza la cui volontà di ricercare una nuova ed efficace Governance dell’agglomerato del Luganese è confermata. La mancata affermazione del Modello innovativo costituisce, di per sé, anche una sconfitta o quantomeno una tappa di arresto per la nuova politica regionale, promossa dal Cantone attraverso l’adozione dell’omonima Legge. In tal senso appare quantomeno inopportuno rallegrarsi, oltretutto proprio da parte del Direttore del Dipartimento competente degli Enti locali, del cosiddetto “ridimensionamento” dell’Ente. Semmai dovrebbe invece preoccupare constatare come all’interno del Luganese sia ormai venuta a mancare quella coesione e quella unità di intenti che caratterizzavano fino a poco tempo fa la nostra regione.

Nel corso di un processo politico durato diversi anni si era finalmente riusciti a costituire l’ERSL, Ente capace di proporre una forma di gestione dello sviluppo socioeconomico dell’agglomerato, che permettesse di superare quegli ostacoli che da anni si frappongono alla concezione e realizzazione di progetti a valenza economica. La finalità era e resta quella di rendere molti Comuni attori dello sviluppo del territorio e non semplicemente finanziatori/esecutori di opere infrastrutturali legate alla legislazione superiore.

In tema di Piano Cantonale delle aggregazioni stupisce non poco conoscere dalla stampa che, per il Direttore del Dipartimento competente, si tratta ora solo di definire i Confini di Lugano e quelli delle sue periferie. Tale affermazione non è affatto condivisa da parte nostra e nel merito ci interroghiamo dell'effettiva conoscenza e competenza di un dossier che merita approcci ed approfondimenti ben maggiori e diversi di quelli finora espressi dal Dipartimento competente.

Le caratteristiche di molti agglomerati svizzeri parlano da sé: avere un Polo forte, leader assoluto, attorniato dal deserto non risponde secondo noi ai criteri di una governance efficace e democratica. In tal senso, richiamati i valori alla base dello Stato democratico, sono noti i rischi legati alla eccessiva centralizzazione del potere, a maggior ragione in un contesto come quello svizzero, ove il federalismo privilegia il concorso di più attori istituzionali nella gestione del territorio a favore di un giusto livello di confronto tra le varie idee, tesi e strategie.

Non si vuole in questa sede certo negare la bontà dei processi di aggregazione, bensì ribadire che la loro realizzazione deve essere pianificata tenendo conto delle peculiarità della regione ove si perfezionano e, soprattutto, garantendo il giusto coinvolgimento degli Enti sin qui titolari della sovranità territoriale.

Tale non è stato il caso sino ad oggi per il Luganese e ciò costituisce, a nostro giudizio, la principale pecca del PCA. Non possono infatti essere condivise le tesi che vogliono promuovere una Lugano sempre più grande e che sembrano non tenere conto delle difficoltà del Polo, oggi confrontato con l’importante carico territoriale e di servizi scaturito dalle sue aggregazioni. È lecito chiedersi se allargare ancora i confini di Lugano sia fare il bene della Città e della sua popolazione.

I Sindaci firmatari vogliono ribadire con forza di avere il diritto costituzionale di sviluppare una o più visioni alternative al modello del PCA e nell’interesse dei nostri cittadini crediamo debbano essere elaborate e considerate delle proposte alternative, richieste dai Comuni. Vogliamo che la popolazione possa riflettere, con a disposizione le giuste informazioni, su quale sia la migliore forma di governo atta a tutelarne gli interessi. Un agglomerato, data la presenza di un importante Comune Polo, non può che giovarsi di integrare una pluralità di Enti tra loro complementari nel promuovere lo sviluppo territoriale e, in generale, dei servizi offerti alla popolazione.

Crediamo fermamente che il Cantone debba finalmente considerare meglio differenti possibilità di organizzazione del Luganese, nel quale possono senza dubbio crearsi validi Poli o sub poli complementari a Lugano, capaci di assumere precise responsabilità di governo del territorio.

Il proseguire nella sola direzione indicata dal PCA e banalmente riaffermata da Gobbi senza minimamente fare riferimento alle importanti osservazioni espresse da numerosi Comuni emerse nella sua fase di consultazione, non potrà che scontrarsi con la nostra decisa opposizione sulle cui motivazioni non mancheremo di sensibilizzare la popolazione e il Parlamento.

Il rafforzamento delle Città non deve infatti escludere a priori la promozione della creazione nella Cintura e nella Corona di un Polo urbano di Comuni funzionali, forti, autonomi finanziariamente, capaci di concorrere allo sviluppo della propria regione secondo visioni alternative al solo indirizzo di potenziamento del polo cittadino: in questo senso pretendiamo di trovare finalmente adeguata attenzione e considerazione da parte dell’Autorità cantonale competente e soprattutto, visti toni e contenuti della sua recente intervista apparsa sul CdT, del suo Direttore.

*
Roberto Lurati, Sindaco di Canobbio
Sabrina Romelli, Sindaco di Collina d’oro
Ziver Kajar, Sindaco di Grancia
Giovanni Bruschetti, Sindaco di Massagno
Angelo Geninazzi, Sindaco di Melide
Ettore Vismara, Sindaco di Paradiso
Franco Citterio, Sindaco di Porza
Antonella Meuli, Sindaco di Sorengo
Raffaele Schaerer, Sindaco di Savosa
Bruno Ongaro, Sindaco di Vezia

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