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Politica e Potere
16.01.2016 - 10:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

L’insostenibile leggerezza dell’essere candidato… Jelmini e Boneff, un PPD alla Kundera: il valzer degli addii (e dei ritorni)

Jelmini non ce la fa più mentre Boneff sostiene di avere ancora molto da dare alla città di Lugano

Lugano – Il PPD di Lugano rievoca in questi giorni il romanzo di Milan Kundera “Il valzer degli addi”. Ma qui, oltre agli addi ci sono pure i ritorni. Il capogruppo Lorenzo Jelmini ha deciso di non ricandidadarsi per le elezioni del Consiglio comunale. I motivi sono l’ impegno politico di deputato in Gran Consiglio e altri personali con cui è confrontato. Armando Boneff invece, che dopo avere lasciato il seggio di parlamentare a Bellinzona lo scorso maggio, aveva annunciato il suo addio al PPD (ma non alla politica) si rimette in gioco e si candida, calando la carta dell’esperienza politica e di vita.

Ecco come Jelmini e Boneff hanno spiegato sulle rispettive pagine Facebook le loro scelte:

Lorenzo Jelmini

Succede! E così, dopo 8 intesi anni da consigliere comunale, ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni! Non è stata una decisione facile, la politica mi appassiona e poterla fare per la mia bellissima Città è per me un privilegio! Ma la politica è svolgere un servizio e bisogna essere nelle condizioni, di tempo e di energia, per poterlo fare seriamente! Pur con fatica, ho capito che questo non era più possibile, anche a fronte degli altri impegni, politici (in Gran Consiglio), professionali e famigliari! In questi anni ho ricevuto e ho imparato molto. Ho avuto la fortuna di conoscere meglio Lugano e i miei concittadini. Ho provato a dare il mio contributo, a proporre soluzioni e a sostenere progetti. Determinato e critico quando necessitava ma sempre nel rispetto delle persone e con un pizzico di ironia che aiuta a relativizzare le questioni e i problemi. Ringrazio per il sostegno ricevuto, ringrazio le colleghe e i colleghi di CC, non solo del mio partito, con le/i quali, seppure nelle differenze di opinioni e di visioni politiche, ho potuto ottimamente collaborare. E a tutti …… arrivederci!

Armando Boneff

Ho accettato la candidatura per il Consiglio comunale di Lugano. L'ho fatto non senza prima chiedermi cosa potrei offrire alla "mia gente" se fossi eletto, a 62 anni, confrontato con gli astri nascenti della politica a cui giustamente tocca il testimone per far compiere un passo avanti alla società con nuove visioni e tanta determinazione. Alcuni amici mi hanno fatto notare che l'albero cresce rigoglioso se ha radici profonde e che l'esperienza, di vita non solo politica, non è un difetto... Ottenuto l'alibi , il forte legame con le persone per le quali sono stato un riferimento (pur nei miei grandi limiti) durante 12 anni in Gran Consiglio e la voglia di fare che ancora ho nonostante qualche disillusione patita, mi hanno indotto ad accettare di rimettermi in gioco.

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