Proprio oggi cade l'anniversario di uno dei fatti di cronaca che più ha segnato la storia recente del nostro Cantone. Il ministro delle Istituzioni: "Un ringraziamento va a chi visse quei difficili momenti e ancora oggi opera come agente di custodia nelle strutture carcerarie cantonali, nonché a tutto il personale di custodia per il loro quotidiano impegno a favore della sicurezza del nostro Cantone”
Un anniversario non certo felice da ricordare per il Ticino, ma che il ministro delle Istituzioni ha voluto ricordare come ringraziamento a chi si trovò ad affrontare quel momento difficile e a tutto il personale degli agenti di custodia che operano nelle strutture carcerarie ticinesi.
“Erano otto - scrive Gobbi - i detenuti che il 3 ottobre 1992, con la complicità di un agente di custodia, tentarono di evadere e la loro fuga si risolse con uno scontro a fuoco tra evasi e polizia. I detenuti in fuga infatti erano armati di tre pistole, un coltello e una granata. Con loro si trovavano tre guardie carcerarie, solo due delle quali, si apprese successivamente, erano state prese in ostaggio. Il bilancio fu di tre morti: due detenuti e la guardia carceraria complice”.
“Il quarto di secolo passato - prosegue Gobbi - ha permesso di prendere diversi provvedimenti volti ad aumentare la sicurezza delle nostre strutture carcerarie. In particolar modo nel corso degli ultimi 3 anni sono state attuate ulteriori misure, che hanno permesso al personale di custodia di adempiere meglio alla propria missione e di aumentare il grado generale di controllo interno. Un ringraziamento va a chi visse quei difficili momenti e ancora oggi opera come agente di custodia nelle strutture carcerarie cantonali, nonché a tutto il personale di custodia per il loro quotidiano impegno a favore della sicurezza del nostro Cantone”.