POLITICA E POTERE
Va’ dove ti porta il cuore… Boris Bignasca: “Dall’EOC contro il Cardiocentro una crociata statalista dettata da schemi ideologici e rancori. Su Sanvido? No comment”
Il deputato e membro del consiglio di Fondazione dell’ospedale del cuore: “E se c'è qualcuno che vuole affondare il progetto Mizar quello è l'EOC”

LUGANO - Boris Bignasca, l’abbiamo vista impegnatissimo alle bancarelle nello scorso week-end a Mendrisio per la raccolta di firme a sostegno dell’iniziativa popolare. Negli ultimi mesi sono state tante le critiche al Cardiocentro, critiche che ha ritrovato anche tra la gente?

Più che critiche ho trovato sostegno, affetto e solidarietà. Ho come l’impressione che più ci attaccano, più i ticinesi firmano. La gente ragiona con buon senso e si chiede perché mai bisogna stravolgere una struttura ospedaliera che in pochi anni è diventata un’eccellenza. Inoltre, è molto apprezzato l’impegno in prima linea del professor Tiziano Moccetti, del professor Tiziano Cassina e di tutti i collaboratori.

A quanto dice, dunque, le critiche dell’EOC non arrivano tra la gente… Ma a lei quelle critiche fanno sorgere qualche dubbio?

Guardi, non ci dormo la notte… Battute a parte, penso che sia ormai sotto gli occhi di tutti che l’EOC – soprattutto per tramite de ‘Il Caffè’ - stia conducendo una crociata statalista insensata dettata da schemi ideologici e da vecchi rancori personali.

Ma tanto per fugare dubbi, in questa battaglia, la Lega da che parte sta?

Per il momento si sono schierati a favore dell’iniziativa il sindaco di Lugano, Marco Borradori, diversi deputati in Gran Consiglio, municipali e consiglieri comunali. Direi quindi che una grande maggioranza della Lega è a favore di questa battaglia.

Ma non vi crea un po’ di imbarazzo il fatto che il vostro ex deputato Paolo Sanvido sia presidente dell’Ente ospedaliero?

Perché dovrebbe?

Perché lui fa parte dei colonnelli della Lega, per esempio…

No comment.

Vabbè, allora passiamo al caso Mizar, il discusso progetto di ricerca medica che dovrebbe nascere con la partecipazione del Cardiocentro, della Città di Lugano e del Cantone. Lei che fa parte del Consiglio di fondazione dell’ospedale del cuore, e che è capogruppo del partito di maggioranza a Lugano, può chiarirci come stanno le cose?

La vicenda Mizar è emblematica di come gli avversari del Cardiocentro stiano ribaltando la realtà per mistificare le cose. Facciamo un po’ d’ordine. Questo progetto in origine prevedeva una partnership tra il Cardio, Lugano, il Cantone e l’Ente ospedaliero cantonale. A un certo punto, e non si capisce perché, l’EOC si è defilato. Le carte in tavola sono cambiate ma non certo per nostra volontà. Ma nonostante il voltafaccia dell’Ente ospedaliero, il Consiglio di Fondazione si sta impegnando per non far naufragare un progetto importante per la Città, cercando una soluzione con il sindaco Marco Borradori e con Michele Foletti. A fronte di questa situazione è davvero incredibile venir accusati di voler affossare il Mizar.

Ma i famosi 5 milioni ci sono o no?


Ma certo che ci sono! Sono stati accantonati da tempo e le finanze del Cardiocentro sono sane: altro che crisi di liquidità, come hanno scritto i soldatini dell’EOC! Non è una questione finanziaria. Si tratta solo di capire se tutti i partner, EOC compreso, vogliono giocare insieme la partita senza barare.

Ma chi sta barando?

Non mi è chiaro. Mi piacerebbe però che il Municipio di Lugano, oltre che a noi, chiedesse conto anche all’Ente dei suoi impegni. Perché qui se c’è qualcuno che vuole affossare il Mizar - per cinismo politico contro il Cardiocentro e la Città - quello è l’EOC.

Quindi a questo punto che succede?

Noi continuiamo a lavorare per una soluzione positiva della vicenda nell’interesse della Città e del Ticino.

E sul fronte della racconta firme a sostegno dell’iniziativa popolare come sta andando?

Anche in questo caso è bene fare chiarezza e distinguere i ruoli. L’iniziativa è stata lanciata da Grazie Cardiocentro e non dalla Fondazione. Il Consiglio si è limitato a prendere posizione sul contenuto del testo, giudicandolo positivo. Comunque siamo molto soddisfatti della risposta della gente.

Intanto si è costituita l’Associazione che si contrappone a Grazie Cardiocentro. Cosa ne pensa?


Cosa le devo dire? È il solito gruppo radical socialista che mira a statalizzare qualsiasi cosa respiri. Volevano che il Cardiocentro non partisse 20 anni fa e oggi vogliono distruggerlo. È la stessa area politica e, in qualche caso, sono addirittura le stesse persone! Sabato nelle piazze durante la raccolta delle firme, sono stato avvicinato da diversi elettori leghisti sconcertati per la nascita di questo gruppo. Lì dentro sono raggruppati tutti gli avversari storici della Lega. Credo che a fronte di tutto questo la Lega - come Movimento - non potrà rimanere ancora a lungo seduta in panchina, in questa battaglia. Ne va del rispetto della nostra storia e di quello in cui abbiamo sempre creduto.  

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