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17.07.2020 - 17:000

La Gioventù Comunista fa uno squillo alla GISO: "Non basta parlare sui social. Agiamo insieme"

Gli obiettivi? "Abolire la giustizia speciale e sottoporre l’esercito alla giustizia ordinaria! Abolire il corpo d’élite dei granatieri in quanto minaccia per la tenuta democratica dello Stato! Invitare i giovani a dichiararsi obiettori"

BELLINZONA – Non basta parlarne sui social, bisogna fare molto di più. La Gioventù Comunista (GC) - da sempre molto critica verso le forze armate svizzere e a favore dell’abrogazione della coscrizione obbligatoria -, non ha voluzo dire la sua immediatamente dopo la tragedia di Isone “per rispetto verso la famiglia del 21enne e per evitare forme di strumentalizzazione politica*”, contrariamente alla GISO.

Essa “ha fatto un’altra scelta, ma non per questo merita di essere denigrata come sta succedendo: “sciacalli”, “gente che non sa lavorare”, ecc. sono solo alcuni dei commenti meno pesanti letti sui blog contro i giovani socialisti rei di aver solo posto delle critiche, peraltro legittime, a quella che emerge sempre essere come una vacca sacra che, qualsiasi cosa succeda, va perdonata e giustificata. Perdere la vita per un servizio militare che è ormai di mero folklore e propaganda è triste e la politica deve intervenire per evitarlo”, si legge in una note dei GC.

Che contestano la volontarietà del corpo dei granatieri: “è una panzana! Il servizio militare è purtroppo ancora obbligatorio e chi raggiunge certe prestazioni fisiche e sportive può accedere ai granatieri: poi l’entusiasmo dell’avventura, le pressioni psicologiche dei superiori, oltre che naturalmente le ulteriori selezioni, ecc. portano molti di questi coscritti ad accettarne tutte le esagerazioni che quell’incorporazione comporta secondo il motto “semper fidelis”. Sempre fedeli però non ai lavoratori, bensì alla borghesia svizzera che quando ne ha avuto bisogno ha mobilitato le truppe per difendere prima i fascisti e poi per sparare sugli operai (svizzeri, non invasori!) in sciopero”.

I giovani comunisti non si fermano qui ed anzi lanciano un invito alla GISO: “non si limiti ai post su Facebook, ma passi ai fatti e coordini con noi una campagna per:

1) Abolire la giustizia speciale (militare) e sottoporre l’esercito alla giustizia ordinaria!

2) Abolire il corpo d’élite dei granatieri in quanto minaccia per la tenuta democratica dello Stato!

3) Invitare i giovani a dichiararsi obiettori e a svuotare di conseguenza le caserme in piena legalità!”

Obiettivi decisamente ambiziosi, chissà se la GISO (o altri) si unirà in una possibile campagna.

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