BELLINZONA - C’era grande attesa per la riunione odierna della Commissione della Gestione. I deputati dovevano decidere se portare in aula, nella sessione di dicembre, la riforma fiscale al centro di un duro dibattito, dentro e fuori Palazzo delle Orsoline. Proprio ieri era giunta sul tavolo della Commissione una lettera dell’Associazione dei comuni, sottoscritta anche dalle principali città. Uno scritto con il quale si contestano duramente i contenuti della riforma e si chiede uno stop. Invano. PLR, Lega e UDC hanno infatti deciso di andare avanti.
Boris Bignasca, cominciamo da un commento alla lettera dei comuni?
“Ci ha stupito perché quando è stato presentato il messaggio alcuni comuni hanno dato segnali positivi o comunque non negativi. Con quel messaggio l’aggravio per gli enti locali sarebbe stato di oltre 30 milioni. Con il rapporto sottoscritto oggi da PLR, UDC e Lega, il peso a carico dei comuni è inferiore, intorno ai 25 milioni. Il nostro stupore rispetto a quella lettera deriva anche dalla presenza in Gestione di due importanti municipali di Lugano e Locarno (Galeazzi e Pini, ndr.)”.
Appunto, quello che lascia basiti, visto da fuori, è la mancanza di comunicazione tra la Gestione e i comuni. Come è possibile che arrivi una lettera del genere a 5 minuti da mezzanotte, quando i rappresentanti in Gran Consiglio e nei Municipi appartengono agli stessi partiti? Non vi sentite al telefono?
“Il tema della comunicazione è sempre difficile, tanto più che tecnicamente vige la segretezza dei lavori commissionali, anche se in Ticino sembra non essere più così ultimamente. I dossier dovrebbero essere riservati fino alla firma, ma è vero che negli ultimi tempi non si comunica più tanto tra istituzioni, se non a mezzo stampa”.
Stupito che tra i sottoscrittori della lettera vi siano tutte le più importanti Città del Cantone?
“Sì”
Perché non avete tenuto conto di questa lettera e avete deciso di andare avanti?
“Non è vero che non ne abbiamo tenuto conto. Ne abbiamo tenuto talmente tanto conto che la riforma proposta dalla Gestione è meno invasiva verso i comuni della riforma originale del Governo”.
Ora riuscirete a superare lo scoglio del Gran Consiglio?
“Con la firma di PLR, Lega e UDC i numeri non sono garantiti, dipenderà tanto dalla posizione del Centro”.
Stupito che il Centro non sia sulla barca con voi?
“Un po’, fino a poche settimane fa sembrava che ci fossero….”
La domanda chiave di questi giorni su questo dossier è la seguente: come si tiene insieme una riforma fiscale che prevede anche degli sgravi ai ricchi, con un preventivo che prospetta dai tagli nel sociale, a cominciare da quello ai sussidi di cassa malati?
“Ogni dossier ha un suo percorso. Adesso abbiamo portato avanti il messaggio sulla riforma fiscale - ampiamente modificato rispetto alla proposta del Governo - che è semplicemente una compensazione a favore delle persone fisiche dell’aumento del moltiplicatore. Se riuscirà ad essere approvata dal Gran Consiglio, questa riforma potrà essere referendata e a quel punto il popolo deciderà”
Anche il Centro ha detto: non è il momento di affrontare questa riforma.
"Quando in Gestione si rimandano i temi si dice che non siamo capaci di decidere. Quando si decide, non è il momento”.
Sembra la canzone delle pietre….cambiando tema. La maggioranza della Gestione - Lega, PLR e Verdi - ha deciso di approvare la nuova formula dell’imposta di circolazione.
“La nuova formula proposta dal Governo ha raccolto più consensi che dissensi e quindi abbiamo approvato a maggioranza un rapporto. Per noi l’importante era che il montatane prelevato al cittadino non andasse oltre gli 80 milioni, che sono quelli decisi con l’ultima votazione. E così sarà, a differenza di quello che desiderava il Governo. Cose concrete e non propaganda”.
Non si può non notare come sia sia spaccato il fronte iniziativista su questo tema. Voi sostenete la proposta del Governo, mentre UDC e il Centro vi si oppongono.
“Devo dire che sono dispiaciuto di questa situazione, ma per noi era prioritario giungere a una soluzione stabile che non aumentasse il prelievo a carico dei cittadini”.
Ma perché non vi siete opposti come UDC e Centro?
“Per trovare una maggioranza in Parlamento e avere un formula stabile, senza più deroghe e proroghe”
Infine, una battuta sull’intervista di Piero Marchesi stamane sulla Regione, che ha invitato voi leghisti ad essere meno filogovernativi.
“Ho letto solo i titoli e non il contenuto dell’intervista. Non è mio compito commentare. Io sono solo un umile capogruppo. Toccherebbe a un eventuale coordinatore rispondere al presidente dell’UDC”.
AELLE