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15.12.2023 - 13:570
Aggiornamento: 17.12.2023 - 17:59

Galfetti vs Baume-Schneider: "Decisione vergognosa! Ma sono contento che si levi di torno". E su Jans...

"Come basilese il nuovo consigliere federale ha una mentalità aperta, e sono quindi ragionevolmente ottimista: penso che saprà far meglio della sua collega di partito”

di Marco Bazzi

Una fuga o un licenziamento da parte della maggioranza del Consiglio federale? Difficile dirlo, per ora, anche se il presidente del Centro, Gherard Pfister, propende per la prima ipotesi. Sia come sia, Elisabeth Baume-Schneider riprenderà da gennaio la direzione del Dipartimento federale dell’interno lasciato libero da Alain Berset, cedendo al successore di quest’ultimo, il basilese Beat Jans, quello di giustizia e polizia che ha diretto per poco più di un anno. Anche in questo caso non si capisce se la ministra giurassiana abbia mollato al suo collega di partito una patata bollente o se la patata se la sia presa lei, considerati i dossier complessi e delicati che dovrà gestire a livello di pensioni e assicurazione malattia. Ma vedremo. Sta di fatto che Elisabeth Baume-Schneider è stata duramente criticata per la sua gestione della politica di asilo e che il promesso ritorno a Chiasso a gennaio, dopo la visita di novembre, non ci sarà. Al suo posto verrà Jans?

L’avvocato Renzo Galfetti è stato tra le voci più critiche nei mesi scorsi sulla politica d’asilo della Confederazione. E allora la domanda è d’obbligo: come giudica la decisione della consigliera federale?

“Vergognosa. Da una parte sono contento perché si leva di torno, dall’altra ritengo che sia, da parte sua, il riconoscimento di non essere stata capace di gestire il Dipartimento”.

E ora cosa si aspetta per Chiasso?

“Guardi, la cosa più importante, evitando di guardarci indietro, perché non serve a nulla, è considerare che Jans viene da una città di confine, che conosce e vive i nostri medesimi problemi. Come basilese ha una mentalità aperta, e sono quindi ragionevolmente ottimista: penso che saprà far meglio della sua collega di partito”.

Insomma, si fida più dei basilesi che dei giurassiani…

“Diciamo che li stimo molto perché hanno diverse affinità con il Ticino e con Chiasso in particolare, perché sono gente di confine e perché i colori della loro squadra di calcio sono identici a quelli del chiasso, il che metaforicamente vuol dire molto”.

Secondo lei Baume-Schneider ha fatto la scelta giusta?

“Lo dirà il tempo. Di certo il Dipartimento degli interni è molto più insidioso di quello che ha diretto fino ad oggi, per la complessità dei dossier. Dunque, se da chiassese sono contento che Baume-Schneider se ne sia andata e che arrivi Beat Jans, da cittadino svizzero ho grosse perplessità sulla sua capacità di gestire il Dipartimento che è stato di Berset”.

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