POLITICA E POTERE
Swisscom-Vodafone, l’acquisizione agita la politica: “Niente avventure con i soldi dei contribuenti”
Dall’UDC a Lorenzo Quadri ai comunisti, sono molte le voci contrarie all’operazione. Il quesito principale riguarda l’opportunità di un investimento di tale portata (8 miliardi di euro) i cui rischi sarebbero assunti in gran parte da Confederazione
TiPress / Francesca Agosta

BERNA - Fa discutere la decisione di Swisscom di acquisire la compagnia telefonica Vodafone Italia per 8 miliardi di euro. Dopo le indiscrezioni trapelate dai media, l’azienda di telecomunicazioni elvetica ieri ha ufficialmente confermato di essere “in trattative esclusive in fase avanzata”.

Sul versante svizzero, da ogni parte della politica si sollevano voci contrarie all’operazione. Dall’UDC, alla Lega ai comunisti, tutti esprimono il loro dissenso, con varie argomentazioni in parte coincidenti.

In primis perché Swisscom, detenuta al 51% dalla Confederazione, è un’azienda pubblica.

“Niente avventure con i soldi dei contribuenti”, tuonano i democentristi, che fanno sapere in un comunicato: “Swisscom ha già alle spalle una lunga serie di attività estere in perdita per miliardi di franchi. Se l’azienda di telecomunicazioni nazionali vuole espandersi in Italia acquisendo la filiale locale del gruppo inglese Vodafone - fatto che il principale partito svizzero riconosce come legittimo dal punto di vista imprenditoriale - deve prima essere privatizzata. Diversamente, toccherebbe alla Confederazione, e quindi ai contribuenti elvetici assumere la gran parte dei rischi aziendali”.

Di parere analogo il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, che in un’interpellanza al Consiglio federale si interroga sull’opportunità di un’”avventura estera” del gruppo telecom svizzero.  “Swisscom o ‘Italycom’?”, domanda perplesso, aggiungendo: “massicci investimenti all’estero sono opportuni per un’azienda il cui azionista di maggioranza è la Confederazione e alla quale è conferito un mandato di servizio pubblico?”.

Anche il partito comunista sottolinea come “i soldi di Swisscom appartengono ai cittadini e servono a garantire il servizio pubblico”. Essendo la Confederazione - e dunque la collettività dei cittadini - il proprietario di maggioranza, il core business di Swisscom è garantire il servizio pubblico sul territorio nazionale. “Questo significa che, in caso di profitti miliardari, la priorità dovrebbe essere ridurre le tariffe ed estendere i propri servizi (come la banda larga per accedere a internet) anche nelle aree periferiche del Paese. “Invece questa azienda agisce come se fosse un qualsiasi privato, senza alcun riguardo per il mandato di servizio pubblico, pensando di fare investimenti miliardari e alquanto rischiosi in Italia per acquisire Vodafone”. 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Il matrimonio s'ha da fare. Swisscom acquisisce Vodafone Italia

POLITICA E POTERE

Swisscom compra Vodafone Italia, un azzardo? Tre domande a Filippo Lombardi

POLITICA E POTERE

Lorenzo Quadri promuove Maja Hoffmann: "Molto meglio lei che un politicante locale"

POLITICA E POTERE

L'UDC all'attacco della politica d'asilo: "Fermiamo questa follia!"

LISCIO E MACCHIATO

Tutti i dubbi sull’incidente di Gobbi. Swisscom-Vodafone Italia è fatta

POLITICA E POTERE

L'UDC gongola sul Palazzo di giustizia: "I ticinesi sono stufi di una politica che scialacqua i soldi dei contribuenti"

In Vetrina

LETTURE

Negli spazi fra le parole: "Crenature", il romanzo di Roberto Caruso

25 NOVEMBRE 2025
BENESSERE

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
ABITARE

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"Non è per il futuro, è un freno al futuro": la Camera di Commercio boccia l'iniziativa della GISO

19 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025
LETTURE

Un anno di libri nel nuovo catalogo Fontana Edizioni: 800 titoli, 50mila copie

18 NOVEMBRE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Caso Hospita, ecco i nuovi elementi

11 NOVEMBRE 2025
IL FEDERALISTA

Maurizio Agustoni e la domanda da 400 milioni

17 NOVEMBRE 2025
ANALISI

CPI Hospita-Lega: no ai deputati, ecco chi

13 NOVEMBRE 2025