SALUTE E SANITÀ
“Prevenzione al maschile: la salute dell’uomo inizia da adolescenti”
Il 20 novembre alla Sant’Anna un incontro del ciclo VIVA su diagnosi precoce e benessere maschile.
Le basi si gettano dall’adolescenza: educazione sessuale, attenzione alle infezioni, stili di vita e consapevolezza del corpo. Non tabù, ma cura di sé

di Maria Grazia Buletti 

La salute dell’uomo inizia da adolescenti, con una prevenzione precoce. Parlare di salute maschile non è mai semplice ed è noto che gli uomini, più delle donne, tendono a rimandare controlli e visite mediche, spesso fino a quando non si manifesta un problema evidente. Eppure, anche per loro la prevenzione è fondamentale in ogni fase della vita. Di questo, così come della prevenzione del tumore prostatico, si parlerà durante la conferenza pubblica “La prevenzione al maschile: la salute dell’uomo inizia da adolescenti”, un incontro che si terrà giovedì 20 novembre, presso la Clinica Sant’Anna di Sorengo alle ore 18.00.

La serata sarà dedicata alla sensibilizzazione sulla salute maschile e sulla necessità di iniziare a prendersene cura fin dalla giovane età.

Protagonisti dell’incontro, il dottor Vito Mantini, specialista in medicina generale, e due specialisti che da anni si occupano di salute dell’uomo: il dottor Paolo Broggini, urologo e andrologo, il dottor Marco Boldini, specialista in urologia e urologia operatoria.

Durante la conferenza, il dottor Broggini porrà l’accento su come la salute maschile sia un percorso che deve iniziare già nell’adolescenza, perché è proprio in questa fase che si gettano le basi per il benessere dell’età adulta. Bisogna quindi superare l’atteggiamento che troppo spesso porta ancora a sottovalutare quegli strumenti di prevenzione come l’educazione sessuale, l’attenzione alle infezioni, alle abitudini di vita e alla consapevolezza del proprio corpo.

"La prevenzione non riguarda solo la malattia – ha spiegato Broggini – ma la conoscenza di sé e l’abitudine a considerare la salute sessuale come parte integrante del proprio equilibrio psicofisico. Troppo spesso i ragazzi arrivano a chiedere aiuto tardi, quando il disagio è già diventato un problema concreto".

La “fase adulta” è quella in cui gli uomini tendono maggiormente a trascurarsi. Lavoro, famiglia, stress e mancanza di tempo diventano scuse per rimandare controlli e visite specialistiche. Durante la serata, gli specialisti avranno modo di sottolineare che molte patologie urologiche e andrologiche possono essere prevenute o diagnosticate precocemente, con un netto vantaggio in termini di salute e qualità della vita. Infatti: "Dall’ipertrofia prostatica all’infertilità, fino ai disturbi dell’erezione o ai tumori dell’apparato genitale la diagnosi precoce cambia radicalmente la prognosi. Ma per ottenerla serve superare il pregiudizio e normalizzare la visita urologica come un gesto di cura di sé, non come un tabù".

Con l’avanzare dell’età, gli uomini si trovano spesso a confrontarsi con nuove fragilità fisiche e psicologiche. Il dottor Vito Mantini, come medico di medicina generale, porterà l’attenzione sull’importanza del rapporto di fiducia con il proprio medico di famiglia, che può diventare il primo riferimento per orientare il paziente verso percorsi di prevenzione mirati.
 Il ruolo del medico di base è di fatto anche quello di ascoltare, informare e incoraggiare: “Molti uomini arrivano in ambulatorio per un problema banale e, solo con un po’ di dialogo, emergono temi più delicati come la sessualità o la paura della malattia. È da lì che parte la vera prevenzione".

Tutti i relatori sono concordi su un punto: la salute sessuale maschile è ancora oggi un argomento spesso trascurato, vissuto con imbarazzo o vergogna. Eppure, proprio da lì passa una parte importante del benessere generale dell’uomo. Ben si comprende quindi la necessità di rompere questo silenzio.

Disturbi come la disfunzione erettile, la riduzione del desiderio o problemi di fertilità non sono solo “questioni intime”, ma possono essere spie di altre malattie, come il diabete, le patologie cardiovascolari o i disturbi ormonali. Affrontare questi temi con naturalezza significa anche promuovere una cultura della salute più completa e matura.

La conferenza vuole convogliare un messaggio chiaro: la prevenzione non è un atto isolato, ma un’abitudine da coltivare lungo tutto l’arco della vita. Mangiare in modo equilibrato, mantenere un peso adeguato, evitare fumo e abuso di alcol, praticare attività fisica regolare e sottoporsi ai controlli periodici consigliati sono le basi di una buona salute maschile: "Non si tratta di diventare ipercontrollati, ma di imparare ad ascoltare il proprio corpo e a prendersene cura, con la stessa attenzione che spesso gli uomini riservano al lavoro o allo sport".

Un nuovo approccio alla salute dell’uomo

L’incontro vuole dunque rompere un tabù ancora molto radicato: quello dell’uomo che “non si ammala mai” o che “non deve chiedere aiuto”. È impellente radicare un nuovo approccio alla salute dell’uomo e, oggi, la medicina offre strumenti efficaci per prevenire, diagnosticare e trattare precocemente molte patologie maschili. Ma il primo passo resta sempre quello della consapevolezza.

Sempre nell’ambito della prevenzione, il dottor Boldini parlerà del carcinoma prostatico, il tumore più frequente tra gli uomini e, in Svizzera, che causa ogni anno circa 1’400 decessi. Esso rappresenta il 30% dei tumori maschili ed è la terza causa di morte per cancro. La buona notizia è che oltre il 60% dei pazienti riesce oggi a sconfiggerlo definitivamente attraverso la diagnosi precoce che si rivela essere cruciale. Le nuove prospettive diagnostiche, tra cui calcolatori di rischio, test Stockholm3 e analisi genetiche, aprono inoltre la strada a una prevenzione più mirata e personalizzata.

La conferenza pubblica “La prevenzione al maschile: la salute dell’uomo inizia da adolescenti” si propone di promuovere una cultura della prevenzione al maschile, che parta dai giovani e accompagni l’uomo in tutte le età della vita, ponendo al centro la salute fisica, sessuale e psicologica.

Appuntamento dunque per giovedì 20 novembre alle 18:00 presso la Clinica Sant’Anna di Sorengo.

Per l'iscrizione cliccare qui.

 

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