"Mentre la nave Ticino naviga spedita verso il suo iceberg, l’orchestrina del Consiglio di Stato suona la marcetta delle cadreghe, l’unica che le interessa davvero"
di Amalia Mirante*
Avanti con Ticino&Lavoro condanna con fermezza l’ennesimo gioco di palazzo del Consiglio di Stato. Il mini-arrocco è stato approvato all’unanimità, il che significa che l’intero governo è complice di questa pagliacciata.
Il Ticino affronta problemi serissimi – salari bassi, precarietà, aziende in difficoltà – ma il governo trova il tempo per una scampagnata e una bella partita a Monopoly.
Una ridistribuzione di sgabelli durata cinque ore a porte chiuse. I ticinesi sono ridotti al ruolo di spettatori paganti di questa pantomima.
Oltre al merito della questione, è grave che questa decisione sia stata presa senza alcuna trasparenza e con l’avallo di tutto l’Esecutivo, evidentemente in preda alla sindrome di Stoccolma. Il problema, infatti, non è solo la Lega. Il problema è un governo intero che ha priorità che non sono quelle dei cittadini.
Il governo non ha, infatti, nessuna consapevolezza della gravità della situazione in cui versa una buona parte della popolazione. Piccole e medie imprese che non sanno se riapriranno dopo le ferie, genitori che non trovano posti di apprendistato per i propri figli, pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese. Mentre la nave Ticino naviga spedita verso il suo iceberg, l’orchestrina del Consiglio di Stato suona la marcetta delle cadreghe, l’unica che le interessa davvero.
Dal canto loro, i partiti storici fingono di indignarsi e non fanno nulla. E quindi sono altrettanto responsabili della situazione, in quanto mandanti politici di questo governo. Ricorderemo bene, tra due anni, che il governo e i partiti che lo sostengono hanno scelto le proprie priorità e noi, i cittadini ticinesi e i nostri problemi, non siamo tra queste.
*deputata Avanti con Ticino e lavoro