“I premi divorano fino al 20% dei redditi familiari. L’iniziativa per il 10% è l’unico pronto soccorso per salvare il ceto medio”
di Fabrizio Sirica *
L’estate scorsa mio figlio di tre anni è caduto dalla bici e si è aperto una brutta ferita sulla fronte. Ricordo come fosse ora quei momenti: mi sono immediatamente tolto la maglia per tamponare, l’ho caricato in macchina con un’ansia incredibile, e al pronto soccorso lo hanno subito preso in carico per applicare 5 punti di sutura.
Ora, immaginate se, al posto di aiutarlo, un medico mi avesse detto: “Sì, perde sangue, ma il vero problema è che la pelle è troppo fragile. Con una terapia di qualche mese potremo rinforzarla. Per ora quindi non facciamo nulla”. Assurdo, no? Davanti a una ferita aperta non si discute: si interviene, subito.
Quell’incredulità è fantasiosa, ma quella che provo oggi ascoltando chi respinge l’iniziativa per il 10% è reale. In ogni dibattito sento dire: “È vero, i premi sono la prima preoccupazione dei ticinesi, però bisogna affrontare alla radice il problema, ossia i costi in aumento della sanità”. Si comportano come quel medico immaginario: irresponsabili e fuori dalla realtà!
Affrontare i costi è necessario. Ma intanto stiamo già pagando un prezzo insostenibile. Nel 1996 il premio annuo per un adulto era di circa 160 franchi al mese. Oggi è di 548 franchi: più che triplicato. Una famiglia di 4 persone, con un reddito netto di 6000 franchi, paga 1500 franchi al mese, il 20% delle loro entrate.
Negli ultimi tre anni i premi sono saliti del 30% e non accennano a fermarsi: un nuovo rincaro è già annunciato per l’anno prossimo. Non è più sostenibile continuare così. L’ennesima stangata annunciata per l’anno prossimo fa definitivamente superato la soglia della sopportazione. Troppe famiglie del ceto medio, troppi pensionati arrivano ogni mese al “pronto soccorso” del bilancio domestico con la stessa urgenza: come pagare una fattura sempre più pesante.
L’iniziativa per il 10% è quindi una misura di pronto soccorso: dobbiamo fissare un limite chiaro, al massimo il 10% del reddito disponibile. La scelta è una: continuare a non affrontare il problema urgente, oppure dire finalmente basta e fissare un tetto massimo oltre il quale i premi non potranno crescere. Votando sì avete la possibilità di fermare l’emorragia dei premi, non perdete questa irripetibile occasione.
* Copresidente PS e promotore dell’iniziativa 10%