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23.12.2014 - 08:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Leggere "nostrano", quando il libro racconta e parla ticinese. Raoul Fontana: "Puntiamo su opere dedicate alla nostra terra"

Idee per Natale nei cataloghi degli editori ticinesi e in libreria: dalla montagna ai racconti per bambini, dalla storia della Monteforno al ritratto del pilota Silvio Moser

LUGANO – “Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Concetto caro a Umberto Eco, che per questo, in varie forme e occasioni, lo scrittore italiano ha spesso ribadito. E allora perché non regalare a Natale la possibilità di possedere un piccolo pezzo di questa immortalità? Il passaggio, ammettiamo, è brusco, ma il collegamento esiste: è proprio grazie alla sua capacità di far viaggiare nel tempo e nello spazio chi lo sfoglia, che il libro mantiene intatto il suo fascino, confermandosi, nonostante l’avanzata della tecnologia, un dono sempre gradito.

Quando pensiamo di acquistarne uno, sia per un presente o per noi, la mente va però spesso all’estero, agli autori stranieri e ai grandi best sellers. Eppure anche il ‘piccolo’ Ticino ha molto da offrire nel campo dell’editoria. Basta sfogliare i cataloghi degli editori Dadò di Locarno. O quelli delle edizioni Fontana di Lugano. La tipografia oggi diretta da Raoul Fontana ha fatto di questa convinzione una missione, quando il padre Renato fondò la Fontana Edizioni, ampliando l’attività dell’azienda anche al campo delle pubblicazioni.

Era il 1984 e da allora il catalogo editoriale è cresciuto, contando, a oggi, oltre 300 titoli. Ognuno, sottolinea Fontana, saldamente ancorato al territorio: “Sono tutti per scelta esclusivamente libri che parlano del Ticino o nati dalla penna di autori e autrici ticinesi”.

"Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili, stampò la Bibbia e contribuì a trasmettere la cultura – afferma Fontana spiegando il perché di questa scelta –. Noi cerchiamo di non dimenticare questa nostra missione e di portare avanti l’immagine del nostro Cantone, pubblicando ogni anno libri dedicati alla nostra terra, alla nostra gente e alle nostre tradizioni".

Una scelta anche premiata dai lettori, che possono contare su una ventina di nuovi titoli all’anno. In termini assoluti, abituati ai grandi numeri dell’editoria, potrà sembrare un numero anche esiguo, ma estraendo i dati, come sottolinea lo stesso Fontana, vuol dire un libro ogni due settimane. “Una cifra importante se si pensa che sono tutti testi inediti nati da o per il nostro Cantone. Anche il Ticino ha quindi molto da offrire. Noi di questo siamo convinti, ne abbiamo fatto una missione e non posso che esser contento del successo con cui siamo ora ripagati”. 

Lo spunto della chiacchierata erano però i regali di Natale, torniamo quindi sul tracciato e chiediamo a Fontana di consigliarci e iniziamo con una particolarità: la letteratura per bambini, un segmento, ammette, nuovo per la casa editrice. “Non ce ne eravamo mai occupati, è un settore difficile perché conta moltissime proposte e sembrava difficile poter competere con libri scritti da autrici ticinesi. Invece il più venduto dell’anno scorso è stato proprio “Una pulce di bambina” di Anna Binaghi. Una sorpresa che si riconferma anche ora: “Lucciole e piume”, le storie di streghette scritte da Barbara Dell’Acqua, è infatti in testa alle classifiche”.

Libro strenna è sicuramente Ticino ieri & oggi del celebre fotografo Rémy Steinegger. Un libro che nasce da una semplice associazione di immagini: una delle molte cartoline storiche dell’immenso repertorio di Diego Luraschi accostata a una foto dello stesso luogo, come è oggi. E Steinegger lo ha fatto cercando di essere fedele alla medesima prospettiva, scattando le nuove foto nella medesima stagione, alla medesima ora e secondo la medesima angolatura in cui é stato realizzato l'originale. Il risultato? Pagine che vanno oltre alla pura immagine, invitando inevitabilmente il lettore a riflettere sul Ticino che era e che è.

Altra edizione che nasce, o meglio, rinasce per Natale è la ristampa di Monteforno, libro che ripercorre, attraverso testimonianze e documenti d’archivio, la storia dell’acciaieria di Giornico e andato esaurito in sole tre settimane dalla sua prima pubblicazione. A vent’anni dalla sua chiusura, lo storico e giornalista Mattia Pelli affronta le vicende della più importante esperienza industriale mai nata a sud delle Alpi, restituendo, attraverso le vicissitudini della Monteforno e dei suoi operai, un pezzo di storia dimenticata della Svizzera italiana.

Un tema caro al Ticino è poi certamente la montagna, al centro anche del nuovo libro di Ely Riva (fotografie) e Luca Bettosini (testi). Vette panoramiche del Ticino, questo il titolo, è un invito a salire e a guardare, a scoprire il Cantone dall’alto delle sue splendide cime, per vederlo in una prospettiva diversa e godere di panorami unici. Gli autori raccontano, per immagini e parole, di venti vette scelte tra le più spettacolari del Ticino, accompagnando il lettore (con dettagli, cartine e itinerari consigliati) nella sua escursione.

Da segnalare infine il libro che Aldo Pessina e altri hanno dedicato al grande pilota “indipendente” Silvio Moser.

IB

 

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