LETTURE
Jean-François Haas, “Scriverai il mio nome sulle acque”
Un vortice di immagini e citazioni che avvolge il lettore e che instaura un dialogo tra la storia e la letteratura di un intero secolo, viste attraverso gli occhi di un giovane svizzero che va a fare fortuna negli Stati Uniti

Leggere “Scriverai il mio nome sulle acque” significa immergersi in un mare a volte calmo, a volte in tempesta, e non riaffiorare se non dopo oltre cinquecento pagine fitte di parole. Primo romanzo di Jean- François Haas tradotto in italiano, avvolge il lettore in un vortice di immagini e citazioni che instaura un dialogo tra la storia e la letteratura di un intero secolo viste attraverso gli occhi di un giovane svizzero che va a fare fortuna negli Stati Uniti.

Tobie Ruan, nato illegittimo nel 1895, parte per gli Stati Uniti in cerca di suo padre, ritenuto morto per anni. Lungo la strada, incontra un altro immigrato, Isaac Milstein, perseguitato dalla perdita della moglie e del figlio nel tragico pogrom di Odessa del 1905. I due uomini si fanno largo nel mondo, ognuno con il proprio bagaglio di memoria – il fratello disabile di Tobie, Lin, la moglie uccisa di Isaac, Deborah – dalle coste del Mare del Nord a New York e poi nel West dei pionieri. Attraversano il ventesimo secolo con tutte le sue contraddizioni e le opportunità, avendo come costante punto di riferimento la salda amicizia che li unisce fino alla fine.

Jean-Francois Haas è nato nel 1952 a Friburgo, ed è cresciuto a Courtaman, dove vive tuttora. Si è laureato in letteratura francese, filologia romanza e storia all'Università di Friburgo. Lì ha anche seguito le lezioni di Jean Roudaut. Ha poi insegnato, al collegio di Gambach a Friburgo, francese, storia e scienze religiose, per 38 anni. Scrive da quando era adolescente, ma è stato nel 2006, a 55 anni, che ha inviato un manoscritto a un editore, Le Seuil. Da allora in poi rimane fedele e non invierà un manoscritto a nessun altro editore. I suoi temi preferiti sono le condizioni di vita dei lavoratori immigrati, il razzismo ordinario, la precarietà delle vite che cambiano improvvisamente, la riflessione sul bene e sul male. Nel 2012 ha ricevuto il premio culturale dello Stato di Friburgo.

Jean-François Haas, Scriverai il mio nome sulle acque - Collana I Cristalli

A cura di Grazia Bernasconi-Romano - Armando Dadò editore, 28 Fr.

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