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19.11.2020 - 15:430
Aggiornamento: 20.11.2020 - 17:16

Mondial du Merlot & Assemblages, razzia ticinese! Incetta di premi per i nostri produttori

Quest’anno, sul gradino più alto del podio troviamo l’azienda Gialdi e il suo enologo Alfred De Martin, che con il loro Arzo Merlot Ticino DOC hanno conquistato i giurati con le annate 2017, 2016 e 2015

MORBIO – La 13ma edizione del Mondial du Merlot & Assemblages si è svolta a Sierre il 4, 5 e 6 settembre scorso con una partecipazione record di 511 vini provenienti da 16 paesi. Il Ticino si è confermato terroir ideale per il vitigno d’origine bordolese accaparrandosi 8 degli undici riconoscimenti speciali. La giuria internazionale, quest’anno, era presieduta da Luca Maroni giornalista, degustatore e scrittore italiano ed era composta da 25 esperti provenienti da diverse nazioni, ha distribuito 139 medaglie così ripartite: 3 Gran Oro, 67 Oro e 69 Argento. A causa della pandemia, la cerimonia, che avrebbe dovuto tenersi a Zermatt il prossimo 11 dicembre, è stata annullata.

Razzia ticinese !

Anche quest’anno, il numero di vini iscritti al “Mondial du Merlot & Assemblages” è cresciuto soprattutto per partecipanti provenienti dall’estero: questo a dimostrazione del crescente interesse che ruota attorno a questo concorso. Si fa quindi sempre più interessante confrontare i nostri vini con quanto l’enologia mondiale propone. Non dimentichiamo che il vitigno Merlot è secondo per importanza dopo il Cabernet Sauvignon.

In un concorso sempre più agguerrito, la lotta si fa sempre più intensa per i nostri vini che si vedono confrontati con una miriade di campioni provenienti da tutto il mondo. È quindi importante per il nostro Cantone viticolo, che ha nel Merlot il vitigno principe, salvaguardare la concorrenza interna, ma anche quella internazionale. Ma anche in quest’anno particolare il Ticino ha fatto razzia di premi e, soprattutto nella categoria più sentita dalle cantine, quella del premio Gran Maestro, il Ticino si è aggiudicato l’intero podio. Ormai è diversi anni che gli enologi delle nostre cantine dimostrano la loro maestria nel valorizzare il vitigno Merlot. Ma come lo stesso premio Gran Maestro suggerisce, la cantina deve presentare tre annate consecutive dello stesso vino. Ogni annata è degustata e giudicata singolarmente. In seguito, si discute sulla bravura dell’enologo il quale è valutato con una nota da 1 a 6. Questa va ad aggiungersi al punteggio finale complessivo delle tre singole annate.

Quest’anno, sul gradino più alto del podio troviamo l’azienda Gialdi e il suo enologo Alfred De Martin, che con il loro Arzo Merlot Ticino DOC hanno conquistato i giurati con le annate 2017, 2016 e 2015. Per una sola manciata di punti il primo posto è sfuggito all’Azienda agraria cantonale di Mezzana e al suo enologo Nicola Caimi che hanno presentato le annate 2018, 2017, 2015 del Ronco Merlot Ticino DOC. A completare il podio a conferma di continuità è la Vini & Distillati Angelo Delea con l’enologo Giuseppe Longhini, già vinictori dell’edizione precedente he sono stati remiati con il loro Carato Riserva Merlot Ticino DOC annate 2017, 2016 e 2015.

Che in Ticino il Merlot fosse un vitigno polivalente, ormai lo si sapeva; ecco quindi che il bianco di Merlot Cherubino della Fratelli Matasci si porta a casa il premio della categoria rosati e blanc de noirs.

I Merlot invecchiano bene

Rispettando tutti i parametri necessari per una buona conservazione, il Merlot si dimostra un grande vino adatto all’invecchiamento e questo vale anche per quelli coltivati alle nostre latitudini. Infatti, il Merlot Ticino DOC Ronco 2013 dell’Azienda agraria cantonale di Mezzana si è aggiudicato non solo il premio nella Categoria vecchie annate, ma il punteggio raggiunto lo ha fatto trionfare quale Miglior vino del concorso, Miglior vino svizzero, come pure il premio Fedex assegnato a quel vino, che al tavolo di degustazione, ha fatto l’unanimità dei giurati ottenendo scarto di punteggio più stretto tra tutti i vini in concorso.

Non solo Ticino

Anche se i nostri vini d’assemblaggio sono di ottima qualità, in questa categoria unico vino svizzero non ticinese a primeggiare è stato il vodese Merlot-Cabernet Sauvignon 2017 del Domaine la Capitaine a Begnins che si aggiudica anche il premio come Miglior vino bio. Ultimo premio distribuito, ma non per importanza, è quello dei vini esteri che si è aggiudicato un vino del Languedoc (Francia) e più precisamente alla cantina Alma Cersus per il suo Merlot 2019 Baron du Capiscol.

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