Prezzo:
Domenica 20 | 14.00
Teatro
Mendrisiotto
di Francesco Niccolini
con Simona Gambaro
regia Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
molto liberamente ispirato a L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, un piccolo libro del 1980 diventato nel tempo un racconto simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile, un messaggio d’amore per l’albero e il suo valore universale.
musiche di Bevano Est e Antonio Catalano
una produzione INTI
durata 40 minuti
da 6 anni
Un piccolo uomo dal passo da pinguino ed elmetto rosso entra in sala, si aggira nello spazio vuoto, senza sapere perché è lì e cosa deve fare. È molto confuso, un po’ indispettito e soprattutto stracarico di oggetti che porta attaccati e dentro a uno zaino più grande di lui, tenuto insieme da legacci e ricordi. Non abbastanza carico, porta con sé pure una vecchia valigia recuperata chissà dove. Ma chi è?
È evidentemente emozionato: si ingarbuglia nei suoi ragionamenti, dialoga un po’ con i bambini e un po’ con un interlocutore immaginario non meglio identificato, eppure – quando parla – sa essere molto tenero, e vien voglia di ascoltarlo, tanto sembra indifeso e bisognoso di aiuto. Finalmente trova il coraggio di confessare le sue disavventure e come un fiume in piena racconta, racconta… racconta di nuvole perdute, cieli e montagne, circhi, canarini, leoni e clown, ma soprattutto di un grande uomo, piccolo giardiniere di Dio, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità: racconta di un uomo che piantava gli alberi. E dopo di lui, di una donna che indossava delle scarpe rosse molto belle ma troppo troppo troppo strette…
Storia d'amore e alberi è stato il primo spettacolo che Francesco Niccolini e Luigi D’Elia hanno realizzato insieme e per dieci anni portato in tournée, provocando un fenomeno eccezionale di miniforestazione diffusa grazie all’opera di migliaia di bambini che sono stati coinvolti nel gioco più importante che possiamo immaginare: piantare alberi. A distanza di più di vent’anni dalla prima edizione di questo testo fortunatissimo, protagonista dello spettacolo torna a essere una donna: nate infatti per Roberta Biagiarelli, passate sulla schiena di Luigi D’Elia, ecco che le ali del buffo angelo pasticcione protagonista di questa storia tornano sulle spalle di un’attrice, la bravissima Simona Gambaro.