FEDERALI 2023
Clima teso a sinistra. Adriano Venuti: "Non sostenuto dalla sezione luganese". E sul futuro: "Bisogna togliersi la puzza da sotto il naso"
Il vicepresidente cantonale: "Per un attimo, pensavo di avere tra le mani il Mattino. Di farmi trattare da straniero in casa mia non mi va"
TIPRESS

LUGANO – Gli strascichi di una deludente tornata elettorale sono ancora evidenti in casa socialista. A gettare benzina sul fuoco è il candidato al Nazionale Adriano Venuti, che su Facebook - senza troppi giri di parole - ha parlato di "una sezione socialista completamente disinteressata a sostenere il proprio partito di riferimento e ancor meno il proprio candidato".

A far scattare la scintilla è stata un'intervista rilasciata a La Regione dal copresidente del PS di Lugano Filippo Zanetti, secondo il quale la flessione dei voti è (anche) da attribuire al fatto che "questa volta avevamo in lista un solo candidato, Adriano Venuti, che fino poco tempo fa era residente a Massagno". Parole mal digerite dal diretto interessato. "Per un attimo - scrive - ho pensato di avere in mano il Mattino".

"Non avevo nessuna ambizione elettorale e il risultato va benissimo così, ma di farmi trattare da straniero a casa mia non mi va bene". E allora il vicepresidente del PS punta il dito contro la sezione cittadina. "Li ho cercato io per capire se volessero fare qualcosa assieme. Da parte loro c'è stato un disinteresse completo o quasi. Il motivo? Non lo so", afferma al quotidiano. 

Il vicepresidente getta anche uno sguardo al futuro. "Deve esserci un progetto di rottura con l'attuale politica e bisogna togliersi la puzza da sotto al naso".

La Regione ha quindi interpellato per una replica il copresidente del PS di Lugano Filippo Zanetti. "C'è stato un malinteso sulla questione dei luganesi doc. Non c'era nessuna intenzione di offendere qualcuno. Si poteva fare di più? In generale si può sempre fare di più, ma non è vero che non lo abbiamo sostenuto. Noi cerchiamo di portare avanti il gurppo e mantenere un'equidistanza".

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