In vista dell’inaugurazione di Allegra, che si terrà venerdì 29 novembre dalle 10.30, il direttore della struttura John Gaffuri ci racconta le peculiarità di questo progetto “dall’approccio socialmente responsabile e aperto a tutti”
MORBIO INFERIORE – Venerdì prossimo, 29 novembre, a partire dalle 10.30 si terrà l’inaugurazione della Panetteria Allegra che nasce all’interno della Casa per anziani San Rocco. L’evento inizierà con un discorso ufficiale e sarà seguito da un breve intervento di Franco Lurà. Al termine, ricco aperitivo offerto.
“Con l’apertura della panetteria – si legge nel comunicato stampa che ne annuncia l’inaugurazione –, e con la promozione di attività a favore della comunità locale, la Casa San Rocco e la Banca Raiffeisen Morbio-Vacallo, che con il suo sostegno ha contribuito anche all’acquisto del forno, si propongono di favorire la creazione di nuovi spazi di dialogo sociale e di promozione territoriale e culturale”. La panetteria, attiva dalle 7 alle 19, è infatti aperta a tutti e oltre al pane, offre anche la possibilità di acquistare beni di prima necessità.
Ma come nasce l’idea di aprire una panetteria all’interno di una casa anziani? Giriamo la domanda a John Gaffuri, direttore della Fondazione Casa San Rocco.
“Tutto è nato nell’ambito della nuova filosofia di apertura, interazione e dialogo della Casa. Vogliamo diventare il cuore pulsante della comunità di Morbio e non avere unicamente come riferimento i nostri ospiti, ma anche gli anziani del paese che sono ancora autosufficienti e in generale tutti i residenti di Morbio. La vendita dei prodotti ha proprio una finalità di avvicinamento, di aggregazione, con anche una presenza attiva dei nostri anziani. Insomma, creare una normalità di vita sociale per i nostri ospiti facendo fruire i nostri spazi anche alle altre persone. Questo è un primo obbiettivo, il secondo è insito nella caratteristica architettonica: la panetteria si aggiunge al bar già presente nel nostro salone principale. La produzione avviene a vista nelle fasce orarie in cui nel salone c’è più interazione con i nostri residenti e diventa quindi per loro anche una forma di intrattenimento. Con alcuni poi prevediamo di fare delle attività di animazione con magari dei pomeriggi di produzione del pane svolta direttamente da loro. Lo scopo di Allegra non è la vendita dei prodotti, ma proprio quello di aprirci al pubblico offrendo dei servizi”.
La panetteria non è ancora ufficialmente aperta, ma avete magari già avuto modo di sondare quale è al momento se non la riposta, almeno l’aspettativa che c’è attorno a questo “progetto allegra”?
“Ci lavoriamo da questa primavera e da fine settembre sono cominciati i lavori. E devo dire che il riscontro per ora è davvero ottimo. Stiamo facendo dei test per capire bene i tempi e il funzionamento del forno ed è davvero eccezionale l’effetto che ha. Vediamo i nostri anziani che interagiscono e parlano con i panettieri e il profumo del pane che si spande per tutto il salone e anche fra i reparti dà loro davvero una grande carica. Anche da parte della comunità poi ci sono grandi aspettative: è da tempo ormai che nel nucleo vecchio di Morbio non c’è più un negozietto di paese. Ecco allora che la possibilità di acquistare pane e beni di prima necessità senza mettersi in macchina e andare nei centri commerciali è davvero attesa dal paese. La risposta positiva si vede poi anche nelle collaborazioni già pattuite con l’asilo e la scuola media per la fornitura del pane a partire dall’anno prossimo”.
C’è altro che dobbiamo sapere a proposito del “progetto allegra”?
“Allegra vuole essere una panetteria dall’approccio socialmente responsabile. Questo si esprime quindi anche nella scelta di fornitori e materie prime locali per ridurre l’impatto ambientale abbracciando la filosofia del chilometro zero. Ecco, un’altra caratteristica di Allegra è proprio quella di fornire materie prime selezionate e perciò un prodotto non solo locale ma anche genuino. Nel contempo c’è poi anche la finalità sociale del progetto. Al più tardi entro la primavera vorremo essere in grado di offrire anche un servizio a domicilio coinvolgendo gli utenti dell’Istituto San Pietro Canisio di Riva San Vitale, che si occupa della rieducazione e dell’assistenza delle persone diversamente abili".
Insomma, un progetto dalla connotazione sociale e integrativa a 360 gradi.
“Sì, da una parte ci impegniamo per aiutare l’ecologia e dall’altra per cercare di favorire un dialogo sociale integrativo e aggregativo. Inoltre, tramite l’associazione Amici di Bahia Blanca, una parte del ricavato sarà devoluto a un progetto di sviluppo umanitario in Argentina: l’Istituto per l’accoglienza di persone disabili “Piccolo Cottolengo Beato Giuseppe Nascimbeni”, gestito dalla Congregazione delle Suore presenti alla Casa San Rocco”.